«Grey’s Anatomy», gli attori dalla corsia all’impegno sociale

Ellen Pompeo e altri del cast incontrano i fan per raccogliere fondi contro il cancro

Carlo Faricciotti

da Milano

Forti del motto «i telefilm fanno bene» un gruppo di interpreti del telefilm ad ambientazione ospedaliera Grey's Anatomy (in onda su Italia 1) ha fatto tappa ieri a Milano per un incontro con la stampa, in mattinata, e i fan, in serata, all'Apollo SpazioCinema.
L'intero incasso della serata, in cui sono state proiettate due puntate inedite del secondo ciclo del telefilm, è stato devoluto alla Lega italiana per la lotta contro i tumori sezione milanese. A Milano sono così apparsi in carne e ossa, e hanno colto l'occasione per ringraziare pubblicamente i loro doppiatori italiani, Ellen Pompeo, T.R. Knight, Chandra Wilson, Kate Walsh, Justin Chambers e James Pickens jr. Meglio conosciuti, ai più, con i loro nomi di battaglia: quindi la dottoressa Meredith Grey, il dottor George O'Malley, la dottoressa Miranda Bailey, la dottoressa Addison Sheperd e i dottori Alex Karev e Richard Webber.
Rilassati e un po' gigioni come tanti loro colleghi, l'idolo delle ragazzine Chambers e soci ci tengono a sottolineare le differenze tra il loro e E.R. Medici in prima linea: «Nel nostro telefilm le relazioni personali si dipanano sullo sfondo ospedaliero. Il creatore della serie è un appassionato di medicina, ma nel crearla ha puntato più sulle relazioni umane che sui casi clinici».
Peraltro anche Maria De Filippi, nel duello Grey's Anatomy-E.R., spezza una lancia per il primo: «Trovo che sia imperdibile, bellissimo. È la nuova e moderna frontiera di E.R. È allo stesso tempo leggero e drammatico. La scelta del cast è assolutamente strepitosa ed è un pregio assolutamente americano, che noi italiani non siamo in grado di eguagliare perché noi italiani guardiamo molto all'aspetto fisico, mentre in America si punta sulla personalità degli attori. Il mio personaggio preferito è la dottoressa Bailey».
A dispetto delle preferenze della De Filippi, però, le attenzioni della stampa ieri erano tutte per Chambers e la Pompeo. Il primo ha rivelato così di essere sposato, che la sua vita matrimoniale è felice sei giorni su sette (quale il giorno infausto? non ha voluto dirlo), che ha un fratello gemello, Jason e che sul suo corpo sono sparsi undici tatuaggi. E il successo della serie ha cambiato la vita a Ellen/Meredith Grey? «Assolutamente no. A parte il fatto che ora ho l'opportunità di viaggiare gratis in Italia». E che cosa pensa del fatto che un settimanale Usa abbia definito il suo personaggio «la nuova Allie McBeal»? «Non lo sapevo, ma trovo che sia un grande complimento».


Grey's Anatomy è ambientato in un ospedale e racconta spesso di argomenti mortuari, eppure ha successo... «Perché - risponde il cast - parla della morte come di un aspetto della vita, come di qualcosa che ci spinge a porci delle domande su noi stessi e sul senso della nostra esistenza».

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