Il Grifone ancora sospeso tra Purgatorio e Paradiso

Francesco Gambaro

Metti Dante nei panni di uno sfegatato telecronista rossoblù. Immagina il Sommo Poeta allo stadio, mentre inveisce contro arbitri, avversari, dirigenti federali (Carraro, Macalli…). Ed è ecco servito "Il Purgatorio del Genoa", logica prosecuzione dell'Inferno scritto da Lorenzo Zito nella lunga estate calda del 2005. Un anno dopo il consigliere provinciale di Forza Italia, forte del successo della sua prima fatica letteraria (due ristampe in due settimane), ci riprova. A metà luglio uscirà la seconda scommessa di Zito, anche se il titolo in realtà è provvisorio.
Perché il consigliere azzurro spera in un clamoroso ripescaggio nella massima serie. E il Purgatorio potrebbe lasciare spazio al Paradiso. Sia come sia, lo schema del libro è rimasto invariato: otto canti scanditi dalle terzine dantesche. «I gironi in rima della Divina Tragedia del Grifone» questa volta si apriranno con l'invocazione alle Muse da parte dell'autore, «alle quali chiederò il supporto e l'ispirazione per poter scrivere l'opera», rivela Zito. Come nel Purgatorio dantesco, anche in quello rossoblù un capitolo a parte sarà dedicato alle invettive. Nel mirino dello scrittore finiranno l'ex presidente della Federcalcio Franco Carraro, il numero uno della Lega di serie C Mario Macalli, che nell'Inferno del Genoa «era fastidioso come in mezzo ai piedi i calli», e molti altri personaggi coperti ancora da un fitto riserbo. Un canto del Purgatorio (o del Paradiso) dovrebbe essere riservato alla Fondazione di Carbone e D'Angelo, mentre il corpo del libro sarà la cronaca, in terzine dantesche, della stagione del Genoa.
Dalle partite di campionato a quelle dei play off. Come si può intuire, il finale del libro è incerto almeno quanto il futuro del vecchio grifone. «L'idea - confessa il consigliere rossoblù che nel 2003 ha fondato il Genoa fans club Provincia di Genova - è quella di immaginare Dante mentre asssiste allo spettacolo di gioco e si scatena con le sue invettive…». La prefazione del libro sarà scritta di nuovo dall'avvocato Alfredo Biondi. Tutto questo Zito lo ha raccontato l'altra sera nella sala del consiglio comunale di Arenzano, presentando «L'Inferno del Genoa» all'assessore alla Cultura Dario Arkel e a un manipolo di tifosi rossoblù. L'autore confessa di aver sempre avuto una passione per il Sommo Poeta: «Potrei declamarvi tutta la Divina Commedia - la "minaccia" di Zito alla platea - ma state tanquilli non lo farò».

Peccato perché proprio nel Purgatorio dantesco il Grifone, come animale mitologico, viene citato quattro volte, in quanto simbolo della doppia natura (umana e divina) di Cristo. «Così cantando cominciaro; e poi al petto del grifon seco menarmi, ove Beatrice stava volta a noi». Ma questa è un'altra storia.

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