Allagamenti ed evacuazioni: l'Ucraina sott'acqua dopo l'esplosione della diga

Dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka nella regione di Kherson un'area vastissima è completamente allagata, con l'acqua che lambisce le chiome degli alberi

Allagamenti ed evacuazioni: l'Ucraina sott'acqua dopo l'esplosione della diga
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Interi quartieri allagati, aree sommerse, terreni agricoli devastati e, in sottofondo, il livello del fiume Dnipro che continua a salire. Sono questi gli effetti principali derivanti dalla distruzione della diga di Nova Kakhovka, avvenuta in circostanze ancora da chiarire, con Russia e Ucraina che si accusano a vicenda. Le autorità di Kiev hanno già definito l’accaduto una delle catastrofi ambientali più significative in Europa negli ultimi decenni. L'attacco contro l’infrastruttura avrebbe compromesso i sistemi di irrigazione nell'Ucraina meridionale portando a siccità e colpendo i raccolti, mentre 150 tonnellate di olio per macchine si sarebbero disperse nell’ambiente.

Kherson sommersa

La situazione è sempre più critica. Due quartieri della città di Kherson, Korabelny e Richport, si sono allagati a causa delle inondazioni provocate dalla rottura della diga. Secondo Roman Mrochko, capo dell'amministrazione militare della città, il livello dell'acqua è salito di 2,5 metri a Korabelny e potrebbe continuare ad aumentare fino alle cinque di domani mattina.

L'amministrazione militare di Kherson prevede che il livello dell'acqua, che ha appena superato i 5 metri, salirà di un altro metro nelle prossime 20 ore, e a quel punto dovrebbe aver raggiunto il livello massimo dopo la catastrofe.

Il timore è soprattutto per le aree di Kherson lungo il fiume Dnipro, ad un livello più basso del resto della città, dove si sta cercando di evacuare al più presto i residenti. Sono state fin qui messe in salvo più di 2.700 persone dalle aree allagate: oltre 1.450 ucraini e oltre 1.200 cittadini dai territori sotto il controllo della Russia.

Le conseguenze della distruzione della diga

Un video postato su Twitter da giornalisti e funzionari ucraini mostra le inondazioni e le devastazioni a Oleshky, nella regione di Kherson. Le immagini fanno vedere un'area vastissima completamente allagata, con l'acqua che lambisce le chiome degli alberi. E sullo sfondo colonne di fumo provocate da esplosioni.

"A causa della distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka i campi nel sud dell'Ucraina potrebbero trasformarsi in deserti già il prossimo anno. Il crollo della diga, infatti, interromperà l'approvvigionamento idrico di 31 sistemi di irrigazione nelle regioni di Dnipropetrovsk, Kherson e Zhaporizhia", ha detto il ministero dell'Agricoltura ucraino, secondo cui anche l'approvvigionamento di acqua potabile nelle zone popolate potrebbe essere reso più complesso e la pesca potrebbe subire delle conseguenze molto negative.

Secondo le stime del ministero di Kiev, circa 10mila ettari di terreno agricolo sulla riva settentrionale del fiume nella regione di Kherson potrebbero essere inondati a causa del crollo della diga. Le peggiori inondazioni potrebbero verificarsi sulla riva meridionale del fiume Dnipro, nella regione occupata dalla Russia.

Nel frattempo, il capo dell'amministrazione regionale filorussa, Vladimir Leontiev, ha fatto sapere che il Parco Nazionale Nizhnedneprovsky, dove vivono moltissimi animali, è stato sommerso dall'acqua. "Il Parco Nazionale Nizhnedneprovsky è stato allagato - ha detto al primo canale della tv russa - Migliaia di animali che si trovavano lì, ovviamente, sono stati anch'essi uccisi. La portata della catastrofe è enorme".

Le implicazioni militari

Dal punto di vista militare, il governatore facente funzione della regione di Kherson occupata dai russi, Vladimir Saldo, ha dichiarato che la distruzione della diga costituisce un vantaggio militare tattico per la Russia.

"Dal punto di vista militare la situazione tattica si è sviluppata in favore delle forze militari russe", ha affermato in un intervento alla televisione pubblica russa, sottolineando che l'Ucraina non sarà in grado di lanciare una contro offensiva. "Non possono fare nulla", ha sottolineato. "Mentre per le nostre forze, si apre una finestra di opportunità: vedremo chi e come cercherà di oltre passare la linea", ha precisato, parlando del fiume Dnipro.

Per quanto riguarda la centrale nucleare di Zaporizhia, a 120 chilometri dalla diga, per l’intelligence militare britannica è altamente improbabile che la struttura debba affrontare, nell’immediato, nuovi problemi di sicurezza a causa

dell’abbassamento del livello dell’acqua nel suo bacino idrico. La struttura della diga, ha proseguito l'Intelligence di Londra, rischia tuttavia di deteriorarsi ulteriormente nei prossimi giorni, causando nuovi allagamenti.

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