Allarme di Zelensky da Monaco: "Mosca sposta truppe ai confini di 3 Paesi Nato"

Zelensky, commentando l'iniziativa lanciata da Trump per mettere fine alla guerra ha ribadito che sarebbe "molto, molto, molto difficile" per l'Ucraina sopravvivere senza il supporto militare americano

Allarme di Zelensky da Monaco: "Mosca sposta truppe ai confini di 3 Paesi Nato"
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Conferenza sulla sicurezza di Monaco, giorno 2. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il cancelliere tedesco uscente, Olaf Scholz, oggi prendono la parola dopo le polemiche della giornata di apertura dell'evento in seguito alle parole incendiarie del vice presidente degli Stati Uniti, Jd Vance, che non ha risparmiato gomitate agli alleati europei.

Le richieste di Zelensky

Zelensky, ha riferito in un'intervista a Newmax che la Russia deve almeno tornare ai confini territoriali pre-2022 e che l'Ucraina deve prendere parte a qualsiasi negoziato affinché si possa accettare un accordo. Per il leader ucraino, Trump "ha davvero bisogno di successo". "Penso che abbia davvero bisogno di avere successo, altrimenti tutti diranno che (questa) era la linea di Biden e questa è la linea di Trump. Penso che abbia bisogno di avere successo, e noi dobbiamo avere successo, e ci fidiamo di lui. Spero che sarà dalla nostra parte".

Zelensky, commentando l'iniziativa lanciata dal presidente degli Stati Uniti per mettere fine alla guerra ha ribadito che sarebbe "molto, molto, molto difficile" per l'Ucraina sopravvivere senza il supporto militare degli Stati Uniti, sia ora che sta cercando di respingere l'invasione russa, sia in futuro, dopo la fine della guerra. "Probabilmente sarà molto, molto, molto difficile. E naturalmente, in tutte le situazioni difficili, hai una possibilità", ha anticipato in un'intervista alla Nbc.

"Stiamo già lavorando per assicurarci che il 24 febbraio, il terzo anniversario dell'invasione su vasta scala della Russia, possiamo riunirci a Kiev e online, tutti i leader europei, tutti i partner chiave che difendono la nostra sicurezza, dalla Spagna alla Finlandia, dalla Gran Bretagna alla Polonia, da Washington a Tokyo", preannuncia Zelensky dal palco di Monaco.

Zelensky chiede unità europea di fronte alla minaccia russa

Il presidente ucraino ha lanciato un monito all’Europa, sottolineando l’importanza dell’unità di fronte alla minaccia rappresentata da Mosca. Secondo Kiev, la frammentazione del continente gioca a favore della strategia di Vladimir Putin, che mira a dividere per conquistare. L’alternativa a Bruxelles, ha avvertito, è il rischio di un’Europa vulnerabile alle mire del Cremlino. Zelensky ha anche richiamato l’attenzione sulla situazione politica negli Stati Uniti, riconoscendo che vi è incertezza su quale sarà l'orientamento di Washington. Tuttavia, ha insistito sulla necessità che l’Europa si concentri su se stessa e rafforzi la propria posizione geopolitica. L’indebolimento dell’unità europea, ha spiegato, rischia di comprometterne il peso internazionale, soprattutto in un contesto in cui l’America potrebbe non considerare più il continente un alleato strategico, ma soltanto un mercato economico di rilievo.

Un esempio significativo di questa evoluzione nei rapporti transatlantici è emerso dalla recente telefonata con Donald Trump. Secondo il presidente ucraino, nel corso della conversazione non sarebbe stata sottolineata l’importanza della presenza europea ai tavoli negoziali, un segnale che, a suo avviso, dimostra come l’epoca in cui Washington sosteneva l’Europa per abitudine sia giunta al termine. Per questo motivo, Zelensky ha ribadito l’urgenza di costruire un nuovo legame con gli Stati Uniti, basato su una politica estera comune europea e non su iniziative frammentarie dei singoli Paesi.

Per Zelensky è giunta l'ora di un esercito europeo

Quest'oggi il presidente ucraino ha scelto di puntare dritto al cuore del problema: la formazione di un esercito europeo con l'Ucraina. Poi, lancia l'allarme: "Stando ai servizi segreti questa estate la Russia vuole inviare truppe in Bielorussia, con il pretesto di fare esercitazioni. Potrebbero da lì attaccare l'Ucraina", ricordando che "la Bielorussia ha frontiere con tre Paesi Nato" e che, dunque, il prossimo obiettivo di Mosca potrebbe essere un Paese dell'Unione.

Il leader ucraino è tornato sull'episodio dell'altra notte in cui un attacco con drone ha colpito l'ex centrale di Chernobyl e il rivestimento che protegge l'area in seguito al famigerato incidente. Ieri "un drone della Russia ha colpito il sarcofago di Chernobyl. Un drone con 50 kg di esplosivo", ha ricordato. Zelensky ha detto di vedere questo gesto non solo come "folle", ma anche come "simbolico". "È il segno che Putin non vuole alcuna pace. Non si prepara al dialogo", ha aggiunto. Ovviamente, l'altro tassello sul quale punta Kiev è quello della voce comune europea: "Tutti cerchiamo di capire cosa succede in Europa... Abbiamo bisogno di un'Europa che parli con una sola voce e non con tante voci", ribadendo la necessità di una politica estera comune, che sembra ormai claudicante.

L'Ucraina membro della Nato: la richiesta di Zelensky non cambia

Nel suo discorso, Zelensky ha affermato che la spesa per la Difesa è importante, ma che è impossibile difendere gli Stati solo con queste spese."Non è più complicato che resistere fermi agli attacchi russi, come abbiamo già fatto. Ma non si tratta solo di aumentare la spesa per la difesa in percentuale del PIL. Naturalmente, abbiamo bisogno di soldi, ma i soldi da soli non possono fermare l'avanzata del nemico", ha detto Zelensky. "Senza l'esercito ucraino, gli eserciti europei non saranno sufficienti a fermare la Russia. Questa è la realtà. Solo il nostro esercito in Europa ha una vera esperienza di guerra moderna", ha aggiunto. "Mentre combattiamo questa guerra e gettiamo le basi per la pace e la sicurezza, dobbiamo costruire le forze armate dell'Europa in modo che il futuro dell'Europa dipenda solo dagli europei e che le decisioni sull'Europa vengano prese in Europa", ha aggiunto. La garanzia di sicurezza è "la membership dell'Ucraina nella Nato", ha sottolineato (e chiesto) fermamente il presidente ucraino.

"L'Ucraina non accetterà mai accordi fatti alle nostre spalle senza il nostro coinvolgimento. E la stessa regola dovrebbe applicarsi a tutta l'Europa. Nessuna decisione sull'Ucraina senza l'Ucraina.

Nessuna decisione sull'Europa senza l'Europa", ha ribadito Zelensky pretendendo che l'Europa abbia un posto al tavolo al quale vengono prese decisioni che riguardano l'Unione. "Se veniamo esclusi dai negoziati sul nostro futuro, allora perderemo", ha concluso.

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