In un video diffuso sui social da alcuni profili vicini alle forze armate ucraine si vede un uomo, italiano, che con lo sguardo perso nel vuoto racconta chi è, cosa gli è successo e perché si trova prigioniero in Ucraina. "Mi chiamo Gianni Cenni, sono stato mobilitato illegalmente in Russia per combattere in Ucraina. Non voglio combattere, voglio tornare in Italia": inizia così la clip nella quale Cenni, il pizzaiolo napoletano di 51 anni catturato dalle forze speciali ucraine nel Donbass, sostiene di essere stato obbligato a combattere per la Russia. Ma chi è e cosa sappiamo di Gianni Cenni?
L'identikit di Gianni Cenni
Cenni è originario del quartiere Chiaiano, Napoli, è sposato e ha due figli. Risulterebbe arruolato come volontario il 13 novembre scorso nell'unità militare 58198, primo reggimento corazzato delle forze russe, mentre sarebbe stato catturato tra il 7 e l’8 gennaio a Kupyansk, nella regione di Lugansk. Il comando delle truppe d'assalto aviotrasportate ucraine ha confermato la sua identità, precisando che l'uomo è stato catturato dai paracadutisti del 78esimo reggimento nell'area di Kupiansk.
Dal libretto militare rilasciatogli dal ministero della Difesa russo, Cenni risulta nato a Napoli il 19 agosto 1973 e si è arruolato con le forze di Mosca nel novembre 2024. "In passato", hanno spiegato le forze armate ucraine, "Cenni ha lavorato in un ristorante della città di Samara, in Russia. Ha 51 anni, ha lasciato a casa moglie e due figli. Ovviamente, è diventato un'altra vittima della propaganda russa".
La storia del pizzaiolo italiano
Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, in passato, Cenni avrebbe lavorato per La Figlia del Presidente, una nota pizzeria di via Tribunali a Napoli. La stessa, per intenderci, che consegnò la famosa pizza a portafoglio all’allora presidente degli Usa Bill Clinton. Questo, almeno, è ciò che sostiene l'uomo sul proprio profilo Linkedin, perché dal locale smentiscono categoricamente e sostengono di non conoscerlo.
Nelle immagini che stanno circolando sui social, Cenni sostiene di essere stato "mobilitato illegalmente in Russia per combattere in Ucraina" e di volere tornare in Italia. In ogni caso, il 51enne alcuni anni fa si è trasferito in Russia: a Samara, viene riportato, aveva lavorato come pizzaiolo anche in un locale del console onorario della città che si affaccia sulle sponde del Volga.
In Italia è stato però condannato due volte: la prima per omicidio, reato per il quale ha scontato la pena. Questa vicenda risale al 1999: Cenni lavorava come guardia giurata a Milano. La seconda condanna invece è di molestie sessuali ai danni di una bimba di 7 anni, figlia di parenti della sua compagna dell'epoca. Le violenze sarebbero state commesse tra il 2010 e il 2012. Questa condanna, invece, non l'ha scontata in quanto, nel frattempo, Cenni si era allontanato dall'Italia.
Come detto, non è ancora chiaro perché
Cenni abbia deciso di prendere parte alla guerra in Ucraina. In un video pubblicato dal canale Telegram NE ZHDI menya iz Ukrainy, il piazzaiolo afferma di essere stato "illegalmente arruolato" nell'esercito russo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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