
Alla vigilia della liberazione di una nuova tranche di ostaggi, la Jihad islamica ha diffuso un video dell'ostaggio Alexander Sasha Trufanov, la cui liberazione è prevista per domani. Nel video lo si vede mentre cammina su una spiaggia nella Striscia di Gaza. In seguito, si vede l'uomo scrivere una nota, apparentemente per ringraziare i suoi rapitori, e pescare. La famiglia di Troufanov ha chiesto ai media di non pubblicare il video o le relative foto. Lo riporta il Times of Israel. La liberazione degli ostaggi Yair Horn, Sagui Dekel-Chen e di trufanov avverrà domani da un unico punto nella città di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.
Nelle ultime ore, vi era stata grande apprensione per lo stato di salute del 29enne. Cittadino russo-israeliano, Troufanov è stato preso in ostaggio insieme a tre membri della sua famiglia, la nonna Irena Tati, la madre Yelena (Lena) e la sua fidanzata Sapir Cohen, dalla loro casa nella comunità di confine di Gaza. Suo padre Vitaly Troufanov è stato ucciso durante l'assalto. Hamas rilasciò poi le tre donne nel novembre 2023 nell'ambito di una tregua durata una settimana. Yelena Troufanov è arrivata venerdì nel luogo in cui si riunirà al figlio. È diventata osservante nell'ultimo anno, ed è giunta sul posto vicino al confine di Gaza un giorno prima per evitare di viaggiare di Shabbat.
"Vi chiedo di accendere le candele dello Shabbat con gioia", ha detto in un filmato pubblicato sui social media. "Esprimete un desiderio che tutti i nostri ostaggi tornino presto a casa e che ci sia pace, quiete e calma nella terra di Israele per la nazione di Israele". Secondo una biografia pubblicata dalla sua famiglia, Troufanov lavorava come ingegnere nella divisione cloud di Amazon. La sua famiglia è emigrata in Israele dall'Unione Sovietica 25 anni fa.
Nel maggio scorso, la Jihad Islamica aveva pubblicato ben due video dell'ostaggio: nel primo, Trufanov fornisce una prova del fatto che la clip fosse stata girata di recente. Tre minuti durante i quali il giovane faceva riferimento alla decisione di Israele di "spegnere" al-Jazeera. Due giorni prima, era invece comparso in una breve clip della durata di circa 30 secondi.
Dopo essersi identificato, l'ostaggio - che si era trasferito in Israele dalla Russia 25 anni fa - si era rivolto direttamente allo Stato di Israele: "Questo messaggio è rivolto al mio Paese, Israele, e ai manifestanti. Nei prossimi giorni sentirete da me la verità e cosa è successo a me e a decine di altri ostaggi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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