Mosca scheda jet e piloti italiani sui cieli di Kaliningrad

Alta la tensione nello spazio sull'enclave russa, dove si ripetono le frizioni fra Nato e forze aeree della Federazione. Le immagini dei jet italiani diffuse oggi su alcuni canali russi

Mosca scheda jet e piloti italiani sui cieli di Kaliningrad
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Un avvertimento, una provocazione, scherno oppure una prova di una più ampia operazione di schedatura: Mosca avrebbe diffuso immagini scattate da vicino ai piloti della nostra Aeronautica in volo tra i Paesi baltici e l’enclave di Kaliningrad. Le foto avrebbero cominciato a circolare in queste ore su alcuni canali telegrami di alcuni milblogger notori filorussi, tra cui il famigerato Fightbomber.

Nelle foto diffuse oggi, il canale riporta alcuni scatti di Eurofighter che recano una breve didascalia: "E poi si dice che non c'è stabilità. Nella Regione Speciale di Kaliningrad tutto è abbastanza stabile. Gli Eurofighter italiani sono venuti a vedere i nostri bellissimi aerei e a mettersi in mostra". E poi ancora: "Mi chiedo se siano qui per il 2%, per la diaria e se i loro finanziatori italiani non abbiano finito i soldi sui loro conti per i viaggi di lavoro e per l'alloggio del personale", aggiunge il canale ironizzando sulle indennità corrisposte ai militari della Nato in missione. Da queste foto dettagliate, sorge spontaneo il dubbio che in quel di Kaliningrad-terra di frizioni fra Nato e Russia-la Federazione scriva un suo dossier, catalogando mezzi e uomini, in questo caso legati all'Aeronautica della Penisola. Quelli ritratti sono intercettori italiani, tutti armati con quattro missili aria-aria sotto le ali: uno dei jet trasporta anche un pod da ricognizione Reccelite, uno dei più moderni sistemi di controllo.

Lo scorso 8 ottobre, gli assetti di volo che operano alle dipendenze della Task Force Air 36th Wing - impegnata in Lituania su mandato della NATO per la difesa dei cieli baltici nell’ambito della missione Baltic Air Policing - hanno raggiunto l’importante traguardo delle 500 ore di volo. Tra quelli impiegati presso la base aerea lituana di Šiauliai, la Task Force può contare sui caccia Eurofighter Typhoon (F-2000) provenienti dal 36° Stormo di Gioia del Colle, sul 4° Stormo di Grosseto, sul 37° Stormo di Trapani e sul 51° Stormo d’Istrana, oltre agli assetti specialistici per lo svolgimento di attività di raccolta informativa in forza al 14° Stormo di Pratica di Mare. Il mandato operativo della Task Force ha avuto inizio lo scorso 1° agosto e proseguirà fino a tutto il mese di marzo 2025. Il traguardo delle 500 ore di volo è stato conseguito in appena due mesi di attività in uno scenario operativo estremamente delicato, totalizzando numerose attivazioni reali, quelle che in gergo tecnico si definiscono “Alpha Scramble”.

Quest'area comporta non poche sfide, e gli incidenti possono essere dietro l'angolo, a costituire il casus belli che la Nato cerca di evitare da due anni a questa parte. Le operazioni condotte dalla Nato obbligano Mosca a mostrare i denti mediante la sua forza aerea, che da qui non può prendere parte al conflitto ucraino.

Una settimana fa, gli Eurofighter decollati dalla Lituania avevano allontanato una coppia di MIG31, utilizzati per lanciare i missili ipersonici, l’arma più potente del Cremlino. Lo scorso 30 settembre c'era stata un'altra azione degli Eurofighter italiani, in Polonia, che avevano intercettato tre velivoli russi in volo nella zone di confine polacca.

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