Ore decisive per Gaza: Israele aspetta la risposta di Hamas sulla tregua

Un alto funzionario di Hamas ha fatto sapere che nelle prossime ore una delegazione del movimento darà la sua risposta alla proposta di tregua israeliana legata alla liberazione degli ostaggi

Ore decisive per Gaza: Israele aspetta la risposta di Hamas sulla tregua
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Le prossime ore potrebbero decidere il futuro della Striscia di Gaza. Il conto alla rovescia è iniziato. Già, perché nella giornata di domani, lunedì 29 aprile, una delegazione di Hamas si recherà al Cairo, in Egitto, per prender parte ai colloqui sul cessate il fuoco. Tel Aviv aveva fatto la sua mossa presentando al gruppo filo palestinese una proposta di tregua legata alla liberazione degli ostaggi. L'organizzazione ha fatto sapere di star valutando quanto ricevuto in vista di una presa di posizione ufficiale. Nel frattempo è atteso un colloquio telefonico tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

La proposta di Israele e la risposta di Hamas

I riflettori saranno puntati sull'Egitto. Un alto funzionario di Hamas ha fatto sapere che una delegazione del movimento darà la sua risposta alla proposta di tregua israeliana legata alla liberazione degli ostaggi. Proprio ieri il gruppo aveva spiegato che stava "studiando" questa controproposta, precisando che avrebbe presentato "la sua risposta una volta completato lo studio". "Una delegazione di Hamas guidata da Khalil al-Hayya arriverà domani in Egitto e darà la risposta del movimento" alla proposta israeliana durante un incontro con funzionari dell'intelligence egiziana, ha dichiarato la fonte all'agenzia AFP.

Il Washington Post ha scritto che un alto funzionario del Qatar avrebbe esortato Israele e Hamas a mostrare "maggiore impegno e maggiore serietà" nei negoziati per il cessate il fuoco nelle interviste con i media israeliani, mentre cresce la pressione per raggiungere un accordo che libererebbe alcuni ostaggi israeliani, e che potrebbe sbloccare la situazione nella Striscia di Gaza (o almeno congelare le ostilità). Il ministero della Sanità di Hamas ha in ogni caso annunciato un nuovo bilancio delle vittime: i morti sono stati 34.454 e 77.575 i feriti, in ormai oltre 200 giorni di guerra.

Filo diretto tra Usa e Netanyahu

Dall'Arabia Saudita, dove si tiene una riunione straordinaria del World Economic Forum, il presidente dell'Autorità palestinese, Mahmoud Abbas, ha invitato gli Stati Uniti a impedire un'invasione di terra a Rafah. Se dovesse avere luogo, ha affermato, l'operazione sarebbe "il più grande disastro nella storia del popolo palestinese". In Arabia Saudita è atteso anche il segretario di Stato americano Antony Blinken, dove discuterà in particolare degli "sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza che consenta il rilascio degli ostaggi", ha informato il Dipartimento di Stato americano.

A proposito di Stati Uniti, nelle prossime ore c'è attesa per l'ennesimo confronto (telefonico) tra Biden e Netanyahu. Da quel poco che è fin qui emerso i due leader dovrebbero disvutere di un potenziale accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza, dei mandati di arresto previsti per alti funzionari israeliani da parte della Corte penale internazionale e dei preparativi per un'incursione a Rafah.

La guerra, intanto, prosegue. L'esercito israeliano ha riferito di aver compiuto nella notte nuovi attacchi e operazioni nella Striscia di Gaza via terra, mare e aria contro presunti obiettivi di Hamas.

Aerei da combattimento dell'esercito israeliano hanno attaccato e "smantellato con precisione siti di lancio pronti a sparare in territorio israeliano", si legge nella nota dell'esercito, che aggiunge che le forze armate continuano a operare nel centro di Gaza.

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