L'Iran ha scelto la guerra: risponderà a Israele

Francia, Regno Unito e Germania avevano invitato Teheran alla e-escalation, annunciando che-in caso di attacco-la Repubblica Islamica avrebbe dovuto "prendersi le proprie responsabilità"

L'Iran ha scelto la guerra: risponderà a Israele
00:00 00:00

L'Iran non ci sta ad ascoltare l'appello alla moderazione rivoltole ieri da Francia, Germania e Regno Unito (il cosiddetto Eu3), accusandoli di non denunciare "i crimini sionisti". Quegli appelli, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanaani, citato dall'Irna, "mancano di logica politica, sono completamente contrari ai principi e alle regole del diritto internazionale". Secondo il ministero degli Esteri, "senza alcuna obiezione ai crimini del regime sionista, la dichiarazione degli Eu3 chiede in maniera impudente all'Iran di non rispondere alla violazione della sua sovranità e integrità territoriale".

L'appello da parte dell'"Eu3"

Nel loro appello, Regno Unito, Francia e Germania avvertivano che se attaccherà Israele, l'Iran "si assumerà la responsabilità" dell'escalation nella regione. "Siamo profondamente preoccupati per l'acuirsi delle tensioni nella regione e siamo uniti nel nostro impegno per la riduzione della tensione e la stabilità regionale", scrivevano i tre Paesi. "In questo contesto, chiediamo all'Iran e ai suoi alleati di astenersi da attacchi che potrebbero ulteriormente intensificare le tensioni regionali e mettere a repentaglio la possibilità di concordare un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Nessun Paese trarrà vantaggio da un'ulteriore escalation in Medio Oriente", concludeva la dichiarazione.

Israele risponderà all'attacco in egual misura

Intanto, Israele avrebbe inviato nei giorni scorsi un messaggio agli Stati Uniti e a diversi Paesi europei spiegando che in caso di attacco diretto da parte di Teheran risponderà allo stesso modo sul territorio iraniano "anche se un eventuale attacco non dovesse causare vittime in Israele". Lo riporta la radio dell'esercito israeliano riportata dal Times of Israel. Il messaggio - viene spiegato - avrebbe avuto lo scopo di prevenire le pressioni della comunità internazionale affinché si eviti di rispondere con la forza a un eventuale attacco iraniano.

Ed è proprio i oggi la notizia di un drone israeliano che ha colpito un'auto che viaggiava sulla strada fra Yahoun e Baraachit nella provincia di Bint Jbeil (Libano del Sud), uccidendo due persone. Lo ha fatto sapere il centro operativo di emergenza del ministero della Sanità libanese, citato dal giornale L'Orient-Le jour. Le foto mostrano un'auto in fiamme; sul posto sono intervenuti i servizi di emergenza. Seconddo le prime ricostruzioni, si tratta di due membri di Hezbollah.

La telefonata Starme-Pezeshkian

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, intanto, ha risposto al primo ministro britannico Keir Starmer che Teheran considera la rappresaglia contro Israele per l'uccisione a luglio del funzionario di Hamas Ismail Haniyeh un diritto e un modo per scoraggiare future aggressioni. Secondo quanto riportato dall'agenzia Irna, Pezeshkian in una conversazione telefonica con Starmer ha affermato che la risposta punitiva a un aggressore è "un diritto delle nazioni e una soluzione per fermare i crimini e le aggressioni". Pezeshkian ha aggiunto che il silenzio dell'Occidente sui "crimini disumani senza precedenti" a Gaza e sugli attacchi israeliani in altre zone del Medioriente è "irresponsabile" e incoraggia Israele a mettere a rischio la sicurezza regionale e globale. I due leader hanno infine discusso dei modi per ripristinare la pace e la stabilità nella regione e nel mondo e per migliorare le relazioni bilaterali tra Iran e Regno Unito.

La tesi del Washington Post

Un'indiscrezione del Washington Post, intanto, rivela che i funzionari Usa ritengono che Israele non prevedesse la possibilità di risposta diretta dell'Iran all'uccisione, il 31 luglio a Teheran, di Haniyeh. Allo stesso modo in cui non aveva previsto che l'operazione di aprile in Siria contro i Guardiani della Rivoluzione avrebbe avuto come conseguenza una pioggia di missili e droni: lo scrive l'editorialista David Ignatius. a suo dire, la Repubblica Islamica potrebbe aver imparato dal passato e aver definito nuove tattiche in un Medio Oriente che oggi "è come la proverbiale fila di tessere del domino", che una volta caduta potrebbe innescare "una cascata che spazzerebbe via la regione".

Un passo indietro di Teheran in caso di stop della guerra a Gaza?

Se Israele è serio sui negoziati per un cessate il fuoco e vuole che Hamas partecipi al prossimo round, atteso per giovedì, allora deve prima fermare le sue operazioni militari nella Striscia di Gaza. Secondo il Wall Street Journal che cita i mediatori, questo è il contenuto di un messaggio del leader di Hamas, Yahya Sinwar, trasmesso ai negoziatori arabi la notte scorsa. Una richiesta, evidenzia il giornale, che difficilmente verrà accettata da Israele, i cui obiettivi dichiarati sono la sconfitta di Hamas e la liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre dello scorso anno in Israele.

Per arrivare a un accordo, evidenzia il Wsj, restano da risolvere anche i punti che riguardano l'identità dei detenuti palestinesi in Israele che verrebbero rilasciati sulla base dell'intesa, l'identità e il numero degli ostaggi che verrebbero rilasciati e la gestione della sicurezza per il Corridoio di Netzarim, che è controllato da Israele e taglia in due la Striscia di Gaza.

Il giornale considera anche la scelta di Sinwar, come "un altro grande ostacolo" nei colloqui. E, conclude, la sua nuova posizione potrebbe mettere da parte gli esponenti di Hamas su posizioni più moderate nei colloqui.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica