"Spazzati via dalle bombe russe", "I missili stanno finendo": il tragico appello dell'Ucraina all'Occidente

Zelensky ha spiegato che l'Ucraina rischia di rimanere senza missili. Il ministro degli Esteri di Kiev ha invece dichiarato che le postazioni dei soldati ucraini vengono "spazzate via dalle bombe del Cremlino"

"Spazzati via dalle bombe russe", "I missili stanno finendo": il tragico appello dell'Ucraina all'Occidente
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L'Ucraina è in difficoltà e lo dimostrano le ultime dichiarazioni uscite dalla bocca di Volodymyr Zelensky e Dmytro Kuleba. Non due funzionari di Kiev qualsiasi, ma il presidente e il ministro degli Esteri del Paese impegnato da ormai più di due anni in una logorante guerra contro la Russia. Zelensky ha fatto sapere che la sua nazione potrebbe rimanere senza missili di difesa aerea nel caso in cui Mosca dovesse continuare a bombardare con il ritmo avuto nell'ultimo mese. Kuleba ha invece commentato quanto sta avvenendo sul campo, dove le postazioni dei soldati ucraini vengono spazzate via dalle bombe del Cremlino.

Le difficoltà dell'Ucraina

In un discorso trasmesso in tv, Zelensky ha dichiarato che l'Ucraina rischia di rimanere a secco di missili. "Se (i russi ndr) continuano a colpire ogni giorno come hanno fatto nell'ultimo mese, potremmo rimanere senza missili, e i partner lo sanno", ha affermato il presidente, in quello che è il più duro monito lanciato di recente all'Occidente sul deterioramento della situazione per l'Ucraina.

Il leader di Kiev ha sottolineato che, sebbene l'Ucraina abbia abbastanza scorte di difesa aerea per la crisi immediata posta dall'offensiva russa, è costretta a fare scelte difficili su cosa proteggere, ribadendo la necessità di ricevere i Patriot. Secondo Zelensky, sono necessari 25 di questi sistemi di difesa aerea per coprire completamente il Paese. Il messaggio indirizzato ai partner occidentali, dunque, non poteva essere più chiaro di così.

In ogni caso, a ribadire la drammaticità del momento che sta attraversando l'Ucraina, sono arrivate anche le parole di Kuleba. Il ministro degli Esteri di Kiev ha dichiarato che i soldati ucraini "vengono attaccati in modo massiccio e direi anche regolarmente da bombe aeree guidate che spazzano via le nostre posizioni". "Sono molto semplici in sostanza, quindi non puoi bloccarle, non puoi nasconderti da loro. L'unico modo per metterti in salvo è abbattere il bombardiere che le trasporta", ha spiegato lo stesso Kuleba al Financial Times.

Cosa succede sul campo di battaglia

Secondo i dati diffusi dalle autorità ucraine, i russi hanno attaccato l'Ucraina con circa 3.500 bombe aeree guidate solo quest'anno, un aumento di 16 volte rispetto al 2023. Solo nella terza settimana di marzo, la Russia "ha lanciato oltre 700 bombe aeree guidate", ha denunciato ancora il citato Zelensky. Il ministero della Difesa a Mosca, intanto, ha rivendicato la conquista di "posizioni più vantaggiose" nella direzione di Donetsk mentre Kiev ha denunciato bombardamenti nemici su Kharkiv, Sumy e Odessa.

Come se non bastasse, gli 007 ucraini hanno parlato di un'altra possibile offensiva di Mosca alla fine di maggio. Il capo dell'intelligence di Kiev, Kyrylo Budanov, non ha usato mezzi termini: "Ci aspettiamo che le azioni offensive russe si intensifichino nella tarda primavera e all'inizio dell'estate. Soprattutto nella zona del Donbass". "Si spingeranno un pò più vicino a Chaziv Yar. Si muoveranno verso la città di Pokrovsk, nella direzione strategica di Pokrovsk", ha aggiunto.

Appare dunque evidente come l'Ucraina stia cercando in tutti i modi di convincere il blocco

occidentale a fornirle nuovi armamenti. Per allentare la pressione di Mosca nell'immediato, ma anche per organizzarsi in vista del medio-lungo periodo. Quando il Cremlino potrebbe nuovamente tornare a caricare con insistenza.

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