Il video choc dei russi: così fanno fuori il soldato ucraino disarmato

I media ucraini hanno diffuso un video che mostra l'esecuzione a sangue freddo di un soldato ucraino prigioniero disarmato da parte delle truppe russe

Il video choc dei russi: così fanno fuori il soldato ucraino disarmato

Un soldato ucraino, fatto prigioniero e disarmato, è stato ucciso a bruciapelo dall'esercito russo. Il filmato del brutale crimine è stato immortalato da un breve video che ha già fatto il giro dei social. Certo, in guerra episodi del genere sono purtroppo la normalità. Osservare tuttavia in presa diretta gli ultimi istanti della vita di una persona eliminata, pare, per non aver gridato "gloria alla Russia", o per aver pronunciato "gloria all'Ucraina", è un'esperienza agghiacciante.

L'uccisione del prigioniero ucraino

Il video mostra come un prigioniero di guerra ucraino sia stato giustiziato a sangue freddo dai russi. Le ultime parole del soldato ucraino sono state "Gloria all'Ucraina!". Non sappiamo se le abbia proferite di sua spontanea volontà per rimarcare la propria appartenza, o se in risposta ad una richiesta nemica di esaltare il governo russo. Da quello che vediamo, i russi gli hanno sparato in modo dimostrativo senza interrompere le riprese.

Il blogger Ihor Lachenkov ha postato il filmato su Twitter con la richiesta di condividerlo. "Anche nel ventunesimo secolo vengono ancora commessi orribili crimini di guerra e coloro che infrangono tutte le regole rimangono impuniti", ha scritto.

Le ultime parole del soldato e gli spari

La scena è girata all'interno di un bosco. Il prigioniero è in primo piano, in piedi, vestito con abiti militari e un cappello. Sta fumando una sigretta ed è apparentemente tranquillo nonostante sia tenuto sotto tiro dai suoi aguzzini.

Non sappiamo dove è stata girata la scena, ma è probabile che l'uomo sia stato catturato nel quadrante meridionale dell'Ucraina, dove da giorni sono in corso intensi combattimenti per il controllo della città di Bakhmut.

Ad un certo punto l'ucraino, sguardo rivolto verso i suoi esecutori, pronuncia delle parole: "Gloria all'Ucraina". In tutta risposta i russi lasciano partire una scarica di proiettili contro il malcapitato che stramazza a terra morendo sul colpo.

"Mosca coltiva i crimini di guerra"

Il capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andrii Yermak ha commentato l'accaduto su Telegram accusando la Russia di alimentare i crimini di guerra. "I crimini di guerra sono coltivati dalla Russia. E sono mascherati dalla propaganda e dai miti sui nazisti (ucraini ndr). L'uccisione di un uomo catturato è un altro esempio che lo conferma", ha osservato l'alto funzionario di Kiev.

Secondo Yermak, "questo è un esempio della loro insignificanza e debolezza nazionale". "Ci sarà una punizione per ogni crimine di guerra del genere. Nessuno potrà nascondersi", ha concluso il capo dell'ufficio presidenziale ucraino.

Non è la prima volta che la Russia viene accusata di effettuare e perpetuare crimini di guerra. Il 29 luglio scorso, ad esempio, le forze del Cremlino hanno bombardato con l'artiglieria la prigione di Olenivka, dove erano detenuti i prigionieri ucraini.

Il bombardamento ha ucciso circa 40 persone e ne ha ferite altre 130. Mosca ha sempre respinto le accuse. Ma in molti casi, come questo appena descritto del prigioniero disarmato, sono stati immortalati da video o filmati.

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