Higuain fenomeno del Real Madrid ma il Barça ha un Messi che vale triplo

A Madrid l'11esimo gol del franco-argentino dà il via al 2-0 sul Maiorca. Ma il Barcellona senza Ibra dilaga 5-0 a Tenerife con tripletta del Pallone d'Oro: blaugrana ancora avanti di due punti. Terzo ko di fila per il Siviglia: il Valencia è terzo, Deportivo quarto a sorpresa

Higuain fenomeno del Real Madrid 
ma il Barça ha un Messi che vale triplo

CASA BLANCA. Nove partite casalinghe, nove vittorie. Il Real Madrid continua ad avere il Santiago Bernabeu tra le sue due armi segrete per la rincorsa al titolo di Liga. Oltre alla magia degli spalti casalinghi, la seconda arma si chiama Gonzalo Higuain, anche questa domenica fondamentale nella vittoria per 2-0 contro il Maiorca. Il franco-argentino segna il suo undicesimo gol nelle ultime dieci partite in cui ha giocato. Quello che apre le marcature è una perla di sinistro a giro sotto l'incrocio lontano. Sotto la neve di Madrid, i blancos si sentono a loro agio e - dopo un paio di svarioni difensivi che non lasciano il segno - nella ripresa affondano. Prima il gol di Granero, poi una pioggia di occasioni fallite da Kakà e Cristiano Ronaldo per il 2-0 finale che porta i Galacticos di Pellegrini a quota 41 punti in classifica.
MESSI D'ORO. Ma se il Real non soffre, il Barcellona dà una dimostrazione di strapotenza a Santa Cruz. Sul campo del Tenerife, i blaugrana rischiano tre volte di andare sotto nei primi 7': solo la traversa, il portiere Valdez e gli errori di mira dei canari impediscono al Barça di capitolare. Poi si scatenano le pulci d'attacco, e in men che non si dica il primo tempo finisce 3-0 per i campioni di Spagna, d'Europa e del mondo. Prima Bojan fa il funambolo e cede a Messi la palla dell'1-0; poi Puyol di testa raddoppia e infine ancora il duo Bojan-Messi gioca a rimpiattino nell'area del Tenerife. Il secondo tempo vale la pena di essere giocato solo per il poker calato ancora da Messi (per lui una tripletta e vetta nella classifica cannonieri), con un pallonetto sotto l'incrocio semplicemente da urlo. Un'autorete nel finale regala la cinquina al Barcellona, che mantiene il Real a due lunghezze.
CRISI SIVIGLIA, IL VALENCIA VOLA. Il terzo ko consecutivo contro una squadra di medio-basso lignaggio comincia a preoccupare il Siviglia. Dopo le sconfitte contro Getafe e Atletico Madrid, nell'anticipo di sabato è arrivata anche quella per mano del Racing Santander invischiato nella zona retrocessione e aggrappato alla doppietta di Canales. Del blackout andaluso ne ha approfittato ancora il Valencia, che a Xerez non ha difficoltà a vincere per 3-1 (Mata, Silva e Marchena). Villa e compagni, ora, sono terzi a 35 punti, 4 in più del Deportivo.
SORPRESA IN GALIZIA. La squadra di La Coruña, vecchia conoscenza della Champions League (chiedere al Milan 2003/04), torna ad occupare uno dei primi quattro posti in classifica dopo anni di buio pesto. Merito di una squadra senza particolari individualità ma dall'andamento costante sia in casa che fuori. Ad uscire con le ossa rotte dal Riazor, stavolta, l'Osasuna di Camacho.

Si salva invece in extremis l'Athletic Bilbao, che a Malaga va sotto per una capocciata di Welington ma recupera con un rigore trasformato da Llorente nel finale. In coda, successo dell'Espanyol sul Saragozza (2-1) e soprattutto poker dei Colchoneros madrileni a Valladolid. Mediocre infine la prestazione del Villarreal di Giuseppe Rossi: solo 1-1 al Madrigal contro l'Almeria.

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