Le hit milanesi ricantate dai Selton

Un pomeriggio un po’ così. Con le mitiche canzonette di Enzo Jannacci e Cochi e Renato, un pezzo della storia canora tricolore (quella più fantasiosa e bizzarra) assurto da tempo ad evergreen, rilette dai Selton, quattro giovani musicisti brasiliani tra i 22 e i 24 anni che si sono messi in testa di tradurre e poi cantare in portoghese i successi degli autori di culto meneghini.
Quest’oggi alla Fnac offriranno un assaggio dell’album d’esordio «Banana à Milanese» (un piatto tipico brasiliano: una banana fritta e panata, una sorta di versione vegetariana della classica cotoletta milanese) che, guarda caso, è anche il titolo di uno dei due brani inediti del lavoro della band di Porto Alegre, scovata dal collettivo musicale (con base a Milano) Istituto Barlumen in quel di Barcellona, dove Ricardo Fischmann (voce e chitarra), Ramiro Levy (chitarra e voce), Eduardo Stein Dechtiar (basso e voce) e Daniel Plentz (batteria, percussioni e voce) sbarcavano il lunario sciorinando cover pressoché identiche del canzoniere dei Beatles.
Passando in rassegna i 13 brani del cd, prodotto (e pubblicato) da Barlumen/Family Affair, è innegabile che l’operazione cover risulta gradevole e assai divertente. Inoltre, l’effetto sorpresa è assicurato.

Infatti, non capita mica tutti i giorni di ascoltare «Vengo anch’io no tu no» (la canzone più famosa di Jannacci) o la memorabile «Ho visto un re» (canzone popolare che diventerà un satirico grido di battaglia durante il Sessantotto italiano e più volte reinterpretata da Jannacci con Dario Fo e Paolo Rossi) cantate nella lingua di Chico Buarque, Joao Gilberto e Antonio Carlos Jobim.
Selton
Fnac, via Torino
oggi, ore 18
ingresso libero

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