Idv vuole la Resistenza: "Noi contro il duce Silvio E' un governo di fascisti"

Roma - L'Italia dei Valori vuole una nuova resistenza. E' pronta a scendere in campo contro il "ducetto" Silvio Berlusconi e i "post fascisti" che lo servono. Il partito di Antonio Di Pietro si prepara a festeggiare il 25 aprile fomentando la piazza contro il premier. I soliti insulti, il solito odio, la solita ricetta per scaldare i soliti anti Cav.

Belisario va all'attacco Il dipietrista Felice Belisario assicura che l’Idv difenderà "i principi democratici e costituzionali della nostra Repubblica, risorta dalle macerie del nazifascismo grazie alla straordinaria pagina della Resistenza, un patrimonio assoluto che rappresenta uno dei momenti più alti e intensi della nostra storia: chi non si riconosce in questi valori e sta cercando di cancellarli con leggi liberticide, sappia che in parlamento troverà l’opposizione dei partigiani antiberlusconiani". Il capogruppo Idv a Palazzo Madama denuncia una "grave crisi politica" dove "la democrazia ha un prezzo e le istituzioni fondamentali dell’ordine giudiziario e del Quirinale per il Pdl sono nemici da aggredire". "E' necessario mantenere vivi i principi di libertà e uguaglianza sanciti con l’abbattimento del regime mussoliniano - tuona Belisario - i post fascisti che non si vergognano di se stessi, vedi tale Lehner, fanno da camerieri al banchetto del ducetto di turno in cambio di qualche prebenda, per questo sono in minoranza tra i loro stessi seguaci". In nome dei valori della Resistenza, Belisario fa sapere che l'Idv si opporrà al tentativo di "ferire a morte la democrazia".

La replica di Lehner Immediata la reazione del deputato dei Responsabili Giancarlo Lehner che replica duramente agli insulti dell'esponente dell'Idv. "Il senatore Belisario, ignorante più di una capra, non sapendo quel che dice - tuona Lehner - mi dà del post-fascista e parla di prebende".

Per il deputato dei Reponsabili, "se rinunciasse all’odio che gli annebbia il cervello, si informasse, magari chiedendo lumi a Di Pietro, e recuperasse un minimo di civiltà, dovrebbe chiedermi scusa". "Nessuna delle sue velenose accuse - conclude Lehner - risponde minimamente al vero".