Impregilo, Ligresti accelera e rilancia la fusione con Astaldi

Luca Pace

da Milano

Ligresti entra in Impregilo e rilancia le nozze con Astaldi. Ieri, dopo mesi di indiscrezioni è arrivata la conferma. Immobiliare Lombarda, società che fa capo al costruttore siciliano, è in trattativa con Efibanca (gruppo Banca Popolare Italiana) per rilevare il 20% di Igli, la holding che controlla il 18% di Impregilo, primo gruppo di costruzioni italiano.
Salvatore Ligresti, già patron di Fondiaria Sai, ha commentato l’operazione dicendo che «è importante che l’Italia abbia una grande impresa anche per le opere pubbliche che servono al Paese. Una grande struttura come Impregilo in accordo con Astaldi». L’operazione dunque non è solo finalizzata all’ingresso in Impregilo, ma Ligresti è convinto che il matrimonio col secondo gruppo di costruzioni del Paese si farà. Le due società insieme darebbero vita al quarto gruppo europeo del settore. Quanto ai dettagli dell’operazione, ieri Antonio Talarico, ad del gruppo immobiliare ha detto che le trattative dovrebbero «concludersi entro il mese di maggio a un prezzo vicino ai 38 milioni di euro». Giusto in tempo per poter esercitare l’opzione che dà diritto a Igli di salire appena sotto al 30% di Impregilo, acquistando le quote di Gemina (18,2%).
Ligresti paga il suo pacchetto Impregilo con uno sconto di circa il 20% rispetto alle attuali quotazioni. Nonostante questo la Borsa ieri ha brindato all’ingresso del nuovo socio e Impregilo ha chiuso con un rialzo del 3,15% a 3,46 euro. Secondo un analista «l’esperienza di Ligresti nel settore delle costruzioni e l’appoggio finanziario che potrà apportare rendono molto più semplici operazioni straordinarie e il mercato ci sta scommettendo». Con questa operazione l’azionariato di Impregilo si delinea con maggiore chiarezza. Efibanca, la merchant bank di Popolare italiana, può concludere la sua esperienza in Impregilo iniziata solo per aiutare il gruppo ad uscire dalla crisi finanziaria dell’anno scorso. Mentre il prossimo 30 maggio Igli, acquisendo la quota di Gemina, potrà porre fine alla storica presenza dei Romiti.

Eventualità, quest’ultima, apprezzata dal mercato.
Igli diventerà sempre di più il salotto italiano delle costruzioni. Ligresti affiancherà il gruppo Gavio che detiene il 30% di Igli, Techint (30%) e Autostrade (20%).

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