"Bisogna ascoltare i giovani per dare risposte migliori"

Stefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione della Regione Lombardia, parla del tema "giovani e HIV"

"Bisogna ascoltare i giovani per dare risposte migliori"

Intervista a Stefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione della Regione Lombardia

L'HIV, purtroppo, non ha mai smesso di circolare. Anzi, a causa della minor informazione, negli ultimi anni la sua pericolosità è stata sottovalutata, soprattutto dai giovani. Lo dimostrano i dati delle nuove infezioni che ogni anno si registrano in Italia e che si mantengono elevate tra i 25 e i 29 anni. In vista della prossima "Giornata mondiale contro l'Aids" del 1° dicembre, il tema "giovani e HIV" è stato affrontato da Stefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione della Regione Lombardia, in un'intervista rilasciata nell'ambito della rassegna "Italia Direzione Nord Una nuova stagione", tenutasi a Milano nei giorni scorsi.



Assessore Bolognini, la Regione Lombardia è sempre attiva nel sostenere i giovani: dà lavoro, fa comunicazione, record anche di visite sui social. Cosa si sta facendo per integrare i giovani in una città che cresce e che cambia?
"Attraverso la legge regionale e tramite diversi Bandi, Regione Lombardia ha promosso la crescita, l'autonomia e il protagonismo dei giovani, sia quelli in difficoltà sia quelli più performanti. Abbiamo tanti ragazzi che vivono situazioni di difficoltà, magari di povertà educativa, ma abbiamo anche tanti ragazzi che qui vengono per studiare, per lavorare, per crescere. Regione Lombardia deve dare risposte a entrambi".

Parlando di giovani e di HIV: cosa è stato fatto fino a oggi per sensibilizzare i giovani su questo tema e parliamo anche di screening, oltre che di sensibilizzazione?
"Vorrei soffermarmi, qui, sugli aspetti di comunicazione, più che su quelli sanitari, che pure sono importantissimi: Regione ha realizzato o promosso e divulgato diverse campagne di prevenzione, consapevolezza e di informazione e, secondo me, la cosa bella è che sono stati i giovani stessi a chiedercelo. Questo è un segnale molto positivo. I giovani hanno consapevolezza, hanno grandi capacità, hanno voglia di essere ascoltati e anche di capire e di essere informati. Quando riusciamo a raggiungerli, i risultati sono positivi".

I social sono importanti per raggiungere i giovani sul tema dell'HIV?
"Assolutamente, sono molto importanti: le campagne più recenti di Regione Lombardia che hanno funzionato meglio sono arrivate sui social, su Instagram e, in particolare, su TikTok, che non è un canale, magari, che le Amministrazioni utilizzano spesso, ma che, invece, è fondamentale per raggiungere i giovani".

In Lombardia è stata costituita l'Agenzia per le malattie infettive.

Cosa ritiene possa essere fatto per inserire il tema giovani e HIV anche nell'agenda dei lavori di questa nuova realtà?
"Ascoltare i giovani è quello che dobbiamo fare. Poi si possono realizzare campagne di prevenzione e screening, anche iniziative personalizzate, ma importante è ascoltare i giovani. Capire i bisogni e capire i loro linguaggi per dare risposte migliori".

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