Milano - Sale la tensione. La protesta delle tute blu della Innse Press non rientra. E circa 70 operai dell'azienda hanno bloccato la circonvallazione milanese all’altezza di viale Majno, dopo che dalla prefettura sono arrivate risposte per prendere tempo. Poi il corteo improvvisato si è spostato verso la periferia scortato da polizia e vigili ed è, infine, rientrato in fabbrica dove i cinque operai che da quattro giorni e tre notti sono sul carro-ponte sono intenzionati a restare su fino a quando non sarà imposto lo stop allo smontaggio dei macchinari.
Tensione in centro a Milano Nel pomeriggio la protesta della Innse è arrivata quasi davanti la prefettura dove gli operai hanno tentato di raggiungere l’ingresso del palazzo del governo. Non ci sono riusciti: sono stati fermati dai poliziotti che gli hanno fatti posizionare sul marciapiede di fronte. Da qui l'idea di occupare la circonvallazione. "Abbiamo deciso di non salire - ha dichiarato Maria Sciancati, responsabile della Fiom di Milano che aveva richiesto un incontro con un rappresentante del prefetto - perché il funzionario ci ha detto che non ci sono nè il prefetto nè il suo vice e che anche se ci fossero non potrebbero risponderci perchè hanno bisogno di tempo. Gli ho spiegato che lunedì la prefettura ha detto che avevano bisogno di una novità per ordinare lo stop allo smontaggio delle macchine e quella novità oggi c’è ed è una proposta di acquisto da parte di una azienda, far finta che ci sia è ignorare quei cinque operai che da 4 giorni e tre notti sono a 20 metri d’altezza".
La proposta della Gadda srl E' la Gadda Srl di Milano la holding che ha firmato una lettera di interesse per rilevare gli assetti industriali relativi al marchio dell’imprenditore Silvano Genta. La lettera sottoscritta nel primo pomeriggio di ieri nella sede della Aedes, proprietaria dei terreni di via Rubattino sui cui sorge la fabbrica, è stata poi inviata alla Provincia di Milano, alla Regione Lombardia e alla prefettura del capoluogo lombardo. Quella della Gadda Srl è un proposta non vincolante che riguarda l’acquisto dei terreni di proprietà della Aedes e dei capannoni e di tutte le macchine della Innse, impegnandosi a rilanciare la produzione mantenendo immutato l’organico delle maestranze, oggi di 49 operai. Al fine di rendere possibile questo percorso, e ovviamente caldeggiando la strada di un nuovo acquirente che ridia vita alla storica realtà produttiva, la Fiom nazionale, la Cgil lombarda e la Camera del lavoro di Milano insistono sulla necessità di "lasciare spazio alla trattativa con la sospensione di ogni attività di sgombero e smontaggio dei macchinari".
In questo senso, oltre agli amministratori e ai politici, un ruolo determinante lo avrà il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, che rientrerà dalle ferie domani e dovrebbe immediatamente prendere in mano la pratica, fino ad oggi gestita dal vicario Renato Saccone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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