Inter, è il giorno di Leonardo che dice: "Cercavo un sogno"

Il brasiliano: "Cercavo un sogno, non un lavoro. E' una sfida a cui non potevo dire di no". Moratti: "Sono felicissimo. Con la scelta di Leo la società rimane ambiziosa". Il tecnico: "Ho chiesto consigli a Mourinho"

Inter, è il giorno di Leonardo 
che dice: "Cercavo un sogno"

Appiano Gentile -"Sono felicissimo di questa scelta nostra e della scelta di Leonardo. Ho sempre avuto stima nei suoi confronti". Massimo Moratti, presidente dell’Inter, presenta così Leonardo, il nuovo allenatore della formazione nerazzurra. "Leonardo mi ha obbligato ad essere qui. È la prima votla che me lo chiedono", dice Moratti aprendo la conferenza stampa nel centro tecnico di Appiano Gentile.

"Un sogno, non un lavoro" "Non cercavo un lavoro, cercavo un sogno che potesse stimolarmi. Sono un romantico, cercavo una grande sfida: una più grande di questa, non c’è. Era impossibile dire di no, questa è un’opportunità meravigliosa". Leonardo comincia così l’avventura nerazzurra. "Il rapporto con il presidente nato in maniera inaspettata e disarmante" dice il brasiliano.

"Non c’è niente da inventare" Leonardo dovrà raccogliere l’eredità di Rafa Benitez: l’Inter, che si è appena laureata campione del mondo, in campionato è staccata dal Milan capolista. "Siamo indietro di 13 punti ma dobbiamo recuperare 2 partite. Il Milan è la capolista, è la squadra che ha più chance di vincere e si è addirittura rafforzata. Noi, però, dobbiamo pensare solo alla nostra situazione. È una squadra che ha vinto tutto e non devo inventare niente: devo mettere i giocatori in grado di esprimersi" al meglio. Così, il tecnico: "Non credo all’appagamento - ha aggiunto - le vittorie portano serenità. devo mettere i giocatori in condizione di tornare a fare quello che facevano".

Il passato rossonero Sulla panchina del Milan, Leonardo ha debuttato come allenatore. "Ho sempre cercato di essere libero, di avere una mia identità. Io cerco di essere me stesso. Non dimenticherò mai il Milan, ho vissuto 13 anni nella società rossonera: ho fatto il giocatore, il dirigente e l’allenatore. Il Milan mi ha portato in Italia per la volontà di Fabio Capello. Stimo tantissimo Adriano Galliani, ho tante cose in comune con il Milan. Ora mi ritrovo per tanti aspetti con l’Inter", aggiunge il tecnico verdeoro. "Non ho rimpianti, non mi sento colpevole: sono sempre stato libero, ho sempre detto in che modo volevo vivere all’interno di una realtà".

"Accoglienza positiva" "In questi giorni ho cercato di farmi conoscere, non abbiamo molto tempo visto che il 6 gennaio si scende in campo. Da tutti, e non solo dai giocatori, ho avuto un’accoglienza positiva. Voglio farmi conoscere come allenatore e come persona che deve gestire un gruppo", dice raccontando il primo impatto nerazzurro.

"Josè con me è straordinario" "L’ho chiamato. Arrivare all’Inter senza passare per Josè è impossibile: Josè è ovunque". Leonardo ha parlato del tecnico portoghese, suo predecessore sulla panchina nerazzurra. "Ci siamo confrontati su tante cose - ha aggiunto -. È una persona geniale che è spiritualmente presente e che ha lasciato tanto. Sono molto felice di quello che lui mi ha detto. Lo considero un fuoriclasse - ha proseguito riferendosi al "guru" di Setubal -: dietro le brillanti conferenze stampa c’ un lavoro infinito. Josè vive per quello, un lavoro infinito che si vede".

Ipotesi Kakà "Non credo che andrà via dal Real Madrid senza avere fatto bene. Lo sento spesso, lo conosco bene e difficilmente andrà via senza prima avere fatto bene. Non vede l’ora di giocare e fare bene nel Real".

Frecciata a Benitez "Adesso che è andato via Benitez ne compriamo 5...". Massimo Moratti non risparmia un’ironica stoccata a Rafa Benitez, ex allenatore nerazzurro, nella giornata della presentazione di Leonardo. Il divorzio tra l’Inter e Benitez si è concretizzato dopo uno sfogo dell’allenatore spagnolo che, tra l’altro, aveva evidenziato l’immobilismo della società sul mercato e aveva chiesto 4 nuovi giocatori a gennaio.

"Non c’era nessuna imposizione da parte mia. La mia indicazione, che ripeto ora, è basata sulla convinzione che il gruppo sia molto forte. Seguivo le indicazioni di Benitez e anche ora starò attento, tenendo sempre conto del bilancio".

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