Allagati i Fori Imperiali: sos per i goielli di Roma

Il guasto a una grossa condotta idrica lascia il centro storico a secco. L'acqua invade il monumento e sfiora il metro di altezza

I Vigili del Fuoco ai Fori Imperiali per aspirare l'acqua a seguito della rottura di una condotta
I Vigili del Fuoco ai Fori Imperiali per aspirare l'acqua a seguito della rottura di una condotta

Roma - I turisti saranno rimasti delusi. Molti di loro in questi giorni si sono dovuti accontentare di vedere un Papa che tra poco non sarà più Papa e di guardare i Fori, ma solo dall'alto. Già, perché un guasto a un condotta idrica ieri mattina li ha allagati, lasciando il resto del centro storico a secco. Quanto accaduto è l'ennesima testimonianza che la capitale lentamente perde i pezzi, perché non bastano i fondi per la normale manutenzione e sono ancora meno quelli per i restauri di monumenti e opere d'arte.
Il danno al sistema di tubature si è verificato in tarda mattinata, creando il caos. Il cuore della città fino al tardo pomeriggio ha smesso di battere e i servizi commerciali, bar, ristoranti, pizzerie hanno dovuto abbassare le saracinesche. Verso mezzogiorno i dirigenti scolastici di alcuni istituti hanno comunicato alle famiglie la chiusura anticipata e mentre gli studenti uscivano dalle aule, in alcune strade arrivavano le autobotti.
Dal Quirinale a piazza Venezia i rubinetti di uffici e abitazioni sono rimasti senza acqua. In compenso quella uscita dalla conduttura principale ha allagato una vasta area dei Mercati di Traiano, nella parte finale di via dei Fori Imperiali. In alcuni punti si sono create grandi pozze e i turisti hanno potuto ammirare le rovine solo da lontano, assistendo all'arrivo dei vigili del fuoco e dei mezzi Acea.
Gli operai hanno lavorato diverso tempo prima di riuscire a drenare i Fori e sono state mobilitate anche molte autobotti, dedicate ai rifornimenti d'emergenza di acqua potabile. I disagi maggiori si sono avuti soprattutto in via IV Novembre, via Nazionale, piazza Venezia e via del Quirinale e il numero verde messo a disposizione dell'azienda idrica ha ricevuto centinaia di chiamate. Perfino il palazzo della presidenza della Repubblica è rimasto privo di acqua e solo in tarda serata la situazione si è normalizzata.
Purtroppo a Roma non mancano solo i fondi, come testimoniano gli addetti ai lavori, ma soprattutto i funzionari che dovrebbero vigilare sulla stabilità di alcuni monumenti. Lo dimostra il recente moltiplicarsi di piccoli crolli, che lascia perplessi.
Poco tempo fa, infatti, erano venuti giù alcuni frammenti dell'Acquedotto Claudio a Porta Maggiore, e qualche tempo prima un intero muro della Palestra dei gladiatori, adiacente al Colosseo. Colpita anche la facciata della Basilica di San Pietro in Vincoli dove era caduto un pezzo di cornicione mentre la Fontana di Trevi aveva perso alcuni stucchi dalle foglie d'alloro.

Due anni fa era toccato allo stadio di Domiziano, dove aveva ceduto una buona porzione di intonaco.
E che dire della Porticus che circondava il Colosseo? Giace da tempo confusa tra le piante e i marciapiedi di via Labicana.

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