Gruppi di tunisini hanno messo nel mirino Giorgia Meloni. Il premier italiano, che da mesi lavora a un moderno piano Mattei per fermare le partenze dalla Tunisia e, in generale, dal nord Africa contribuendo anche allo sviluppo economico di quelle aree, è un ospite sgradito nel Paese di Kais Saied. Ma è con il riacutizzarsi del conflitto israelo-palestinese che l'astio nei suoi confronti sta toccando vette molto alte. Già nelle scorse settimane siamo stati testimoni di una pioggia di minacce, anche di morte, nei confronti del presidente del Consiglio italiano da parte dei migranti, a seguito del giro di vite contro gli ingressi irregolari. Erano i giorni dei grandi numeri a Lampedusa e nelle conversazioni, oltre alle esultanze per quell'invasione, c'erano riferimenti preoccupanti nei confronti del premier.
È trascorso un mese, nel frattempo tra Israele e Palestina si sono riaccese fortissime tensioni e sembra configurarsi all'orizzonte una sorta di nuova "guerra santa" tra il mondo libero occidentale e quello islamista. Il governo italiano si è schierato senza esitazioni al fianco di Israele e nel weekend Meloni si è recata nello Stato ebraico per portare personalmente il suo sostegno al premier Benjamin Netanyahu. La visita in Israele del premier italiano sembra aver risvegliato nuovo odio da parte dei tunisini riuniti sotto una sigla inneggiate alla resistenza tunisina. Si tratta di un gruppo musulmano-arabo di tunisini che da qualche giorno insiste ad attaccare Meloni e non sono mancate quelle che hanno tutta l'apparenza di essere minacce contro la sua persona e contro il nostro Paese.
"Lei è una puttana vergognosa, che Allah svegli i sudditi silenziosi e ci protegga dai traditori", si legge in un commento alla foto del premier in costume da bagno tricolore. L'aver mostrato le gambe, per queste persone, sembra essere un motivo in più d'insulto in nome della legge di Allah, che vieta alle donne di esibire il proprio corpo. Ma al di là dell'insulto, in questa frase sembra esserci una chiamata all'azione dei "sudditi silenziosi" che devono proteggere dai "traditori". Nel mondo musulmano integralista i traditori sono tutti coloro che non praticano la religiose di Allah, pertanto l'intera cultura occidentale viene considerata come tale. E nel momento in cui cresce la minaccia terroristica, queste parole suonano alquanto inquietanti. Ma c'è di più, perché scorrendo i commenti se ne trova un altro, sempre di tenore grave: "Allah non ha vita per loro, possa Allah scuotere la terra sotto i loro piedi. Per amore dell'Onnipotente, del Grande".
Meloni viene definita una "sionista" che "arma" Israele per "uccidere bambini innocenti", un "maiale" sostenitore "del massacro dei nostri fratelli", si legge. E ancora, una "vile" che ha "contribuito al blocco navale contro i bambini di Gaza".
Ed è un crescendo di insulti e fake news che contribuiscono a ingenerare odio contro il nostro Paese e contro il premier, accrescendo il rischio di attacco da parte dei lupi solitari e delle cellule dormienti in Europa e in Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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