Sul blog di Grillo spuntano le toghe a Cinque Stelle

Nel 2005 ammise: "Alcuni magistrati scrivono sul mio sito sotto falso nome". In quei giorni si discuteva la riforma della giustizia. Che poi saltò per "colpa" delle inchieste su Mastella

Sul blog di Grillo spuntano le toghe a Cinque Stelle

E se i troll che scrivono sul sito di Beppe Grillo fossero delle toghe a Cinque Stelle? A molti in questi giorni è sfuggita una frase pronunciata proprio dal leader del MoVimento nel 2005 e rilanciata dal sito www.frontedelblog.it, curato da Edoardo Montolli. È il 28 aprile (il video è su You Tube) il seguitissimo spettacolo del comico è di scena a Roma - scrive Montolli, autore del libro Il Caso Genchi, in cui si parla proprio della giustizia - e Grillo attacca la riforma della magistratura fatta dal ministro dell'epoca Roberto Castelli, Lega Nord».

Una riforma, ricorda frontedelblog.it, che non vedrà mai la luce perché passerà quella firmata dall’allora Guardasigilli Clemente Mastella. Che poi, a sua volta cadrà, e con lui il governo Prodi, per l’uscita decisiva dei comunisti Turigliatto e Rossi dalla maggioranza e dopo l’uno-due giudiziario che prima colpisce la moglie Sandra Lonardo e poi lui stesso, con il cellulare che finisce in un documento riservato dell’inchiesta Why Not pubblicato da www.radiocarcere.it e poi finito su tutti i giornali.

Ma cosa dice Grillo a Roma? Dice che un magistrato l'ha avvicinato e gli ha detto che con quella riforma per loro sarebbe finita. «Scrivono sul mio blog, dei magistrati, sotto falso nome, perché vogliono far sapere le cose che stanno succedendo».

Che ci siano delle toghe mascherate da troll che scrivono su un sito internet ci può stare, ma è bizzarro. È bizzarro soprattutto perché ormai - nel bene e nel male - Grillo detta l'agenda politica italiana. E l'agenda, come recita il primo comandamento a Cinque Stelle - lo detta la rete, gli elettori di Grillo, la base, il movimento, la gggente...

«Perché dei magistrati, persone che esercitano il potere giudiziario, si mettevano a scrivere le proprie ragioni non con nome e cognome, ma "sotto falso nome", sul neonato blog di Beppe Grillo?», si domanda Montolli.

E soprattutto «Chi erano questi magistrati? Fino a quando ci sono stati magistrati hanno scritto «sotto falso nome» sul suo blog? E chi sono? Chissà se il guru di internet Gianroberto Casaleggio è già riuscito a risolvere l'arcano...

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica