Armani porta lo stile in alta montagna Gucci fa il cavaliere

Armani porta lo stile in alta montagna Gucci fa il cavaliere

Si può fare ordine dal caos del guardaroba maschile? «Si deve» rispondono all'unisono gli stilisti e finalmente dalle passerelle di Milano Moda Uomo spariscono le inutili follie a favore di un'immagine molto virile che per il prossimo inverno si muove tra la grande tradizione inglese (Gucci) e lo sportswear alpino in chiave metropolitana (Emporio Armani). In entrambi i casi la novità sta nei materiali utilizzati con estrema disinvoltura da Frida Giannini e rivoluzionati dall'alta tecnologia nel caso di Emporio. «Sarà un maschietto» viene spontaneo ipotizzare alla terza uscita Gucci con almeno un capo in quel tenero punto di celeste che fa subito pensare ai neonati. Inoltre il popolo della moda sa che l'intelligente ragazza alla direzione creativa del brand partorirà a fine febbraio la curiosità è inevitabile anche perché da anni non si registrano lieti eventi nel fashion system internazionale. Per la cronaca poi si viene a scoprire che il nascituro è una bambina. Inoltre i capi a dir la verità non hanno nulla di bambinesco essendo un robusto paltò in tweed con il collo di velluto (nome in codice Chesterfield), una giacca doppiopetto di gusto militare oppure un sensuale pullover di mohair sopra ai più classici calzoni sportivi nel bianco che prende la neve dopo la pioggia. Dunque l'abbinamento cromatico potrebbe forse sottolineare il lato romantico di questo gentleman che per il resto indossa classici completi sartoriali in flanella con tanto di ticket pocket (ovvero la terza tasca per il biglietto della metropolitana), solidi pastrani da ufficiale, sahariane in pelle bordeaux e sei inediti smoking in tweed a quadretti o micro gessato, pelliccia di persiano oppure jacquard di seta sui toni del grigio. In poche parole Frida ha fatto il classico a modo suo: tessuti da giorno per la sera, colori inediti per l'uomo specie d'inverno, nuove proporzioni con gusto sartoriale e nessuna rinuncia creativa solo perché sta vivendo la sua più grande avventura di donna. Sarà perché in sala c'è Innerhofer che ha riportato lo sci italiano ai massimi livelli mondiale, sarà perché tutti i capi sembrano comodi, caldi e performanti perfino nel caso dei modelli da sera, ma a prima vista Emporio Armani ci sembra la quintessenza dello stile da montagna applicato all'abbigliamento da città. Re Giorgio non smentisce ma neppure conferma sottolineando piuttosto che questa strepitosa collezione nasce da un uso di particolari materiali che permettono di costruire cose grandi ma non ingombranti, nuove e più moderne silhouette. C'è il classico giaccone doppiopetto blu, un magnifico parka color tabacco, delle giacche formali con maniche da giacca a vento, una marea di cappotti scostati dal corpo e particolarmente donanti con i nuovi pantaloni comodi ma non certo larghi, che si muovono bene con i muscoli delle gambe ma non prendono le pieghe. «Lana, maglia, nappa e velluto sono accoppiati e tagliati al vivo con il laser - spiega lo stilista-imprenditore - altrimenti c'è una membrana poliuretanica applicata sui tessuti e sulla pelle. Da dove vuoi prendere per cambiare lo stile di un uomo se non dallo sportswear?». La pensa così anche Amish Morrow, giovane e talentuoso designer dell'universo maschile di Dirk Bikkembergs. I suoi pantaloni stretti e con la staffa ricordano i classici Bogner da sci, ma sopra tutto è lusso e sportswear: dai giubbotti in Astrakan grigio ai fantastici Montgomery verde-mezzanotte. Si torna allo stile british con Moschino che punta al tartan scozzese perfino per gli smoking e il parka tecnico con il collo di murmansky per poi presentare il più bel cappottino con maniche da biker della stagione.

Sul fronte eleganza sportiva britannica e motociclismo nessuno può raccontare una storia senza pensare a Belstaff, marchio acquistato dal fondo Labelux e affidato alle capaci mani del designer Martin Cooper che per 16 anni ha lavorato da Burberry. La sua tuta in pelle da gara di motocross è quanto di più lussuoso un centauro possa sognare.

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