La base sta col Cavaliere: "Ora idee e facce nuove"

L'ex premier tocca il record di 440mila "mi piace" su Facebook. "È l'unico che può capire gli italiani. Via libera al repulisti"

Roma - Scelte coraggiose, azzeramento, innovazione. E poi repulisti. Rottamazione no, che suona ingeneroso. Tutto qua: per avere notizie approfondite sui piani del Cavaliere e del nuovo partito bisognerà attendere ancora. Pazienza. La melina, anche quella su Alfano, prosegue ma all'elettore fedele non gliene frega niente. Vuole solo avere la certezza che a guidare la campagna elettorale sia ancora lui, Silvio Berlusconi, col quel carisma che vale un due a zero. Per il resto via libera al repulisti che farà solo bene.
Come sempre è il web a tastare il polso, blog e siti internet sono il termometro giusto per capire che aria tira, se il consenso regge l'urto del grillismo e della rifondazione. E regge bene perché basta scorrere la pagina Facebook per capire quanti supporter abbia ancora Silvio. Il suo profilo a oggi ha più di 440.000 «mi piace» contro, tanto per rendere l'idea, i 279mila di Antonio Di Pietro, i 23mila di Pier Ferdinando Casini e i 79mila di Pier Luigi Bersani. «Perché restare berlusconiani?», si chiede Marco dal sito ufficiale del Pdl. «Non dovete pensare che sia finita qui, no. Tra gli insulti di chi odia per professione, i tradimenti che rendono microscopiche figure già piccine, gli olè e i cori della folla che non si rende conto della situazione ed esulta per una sconfitta. Ci sono ancora ragioni per essere berlusconiani appoggiamolo e vinceremo ancora!». Poco più sotto Paolo D'Ascenzo supporta il prevedibile repulisti: «Fantastico Presidente, geniale, mandi a casa tutti quelli del Pdl e inauguri una nuova stagione politica, più snella ma soprattutto più sincera. Come lei, del resto». La linea è (più o meno) dettata: Berlusconi ideale architetto di una coalizione vincente, quanto al candidato premier c'è tempo per trovarne uno col carisma. Per Carlo su forzasilvio.it «Berlusconi seppur datato è l'unico che può capire gli italiani. Forza Silvio cambia tutto, facce nuove, i programmi da applicare per ripartire li conosci e scegli bene il candidato». «Non è che cambiando la carrozzeria cambia il partito - ribatte, invece, Silvia - Bisogna iniziare dal motore, solo così si volta pagina, siamo stufi di queste porcherie».
Su Spazio Azzurro, «camicia nera» annota implacabile: «Ottima idea azzerare il Pdl che non è mai piaciuto e rifondare Forza Italia 2.0 con volti nuovi e onesti, via i ladri». Aggiunge Mad Max: «Silvio sono d'accordo al 100% ma ci vogliono anche persone navigate nei gangli dello Stato, che conoscano il funzionamento, io Antonio Martino lo terrei alla grande». Più critico il blog Tocqueville che non crede alle rivoluzioni. Scrive «il senatore»: «Questo non è un progetto per il domani, non è un disegno serio per ridefinire la destra post-berlusconiana. No, questo è solo un tentativo posticcio e maldestro di contenere i danni e di sopravvivere alla tempesta incombente. La via di fuga al disastro che si concretizzerà con la chiamata alle urne degli italiani. Fare come i camaleonti, mimetizzarsi. Disperdersi in tante piccole liste e listarelle per poi tornare compatti nel nuovo Parlamento. Ritrovando Cicchitto capogruppo e Verdini a organizzare riunioni nelle segrete del palazzo. Con Berlusconi ad accontentare i suoi fiduciari, dicendo oggi una cosa e domani il suo contrario». Dunque, per il plebiscito c'è tempo, intanto però dal sito del Corriere della Sera c'è qualche elettore di sinistra in evidente crisi di coscienza, sembra di rivivere vecchi tempi, vecchi marasmi che tornano di moda. «Lungi da me - scrive Werty - difendere il Berlusca, negli ultimi 20 anni il centrodestra ha governato per poco più di 8, il centrosinistra per 7+1 di governo Dini che era appoggiato dal centrosinistra. Dal '92 al '94 poi ci sono stati i governi Ciampi e Amato, che di destra di certo non sono. Non penso che il centrosinistra possa fare spallucce e dire: negli ultimi 20 ha governato Berlusconi. La sinistra ha la sua bella fetta di responsabilità per la situazione presente, e quando ha governato, non ricordo che scorressero latte e miele, anzi.

Ricordo indulti, terroristi curdi accolti come eroi, bombardamenti di aerei italiani coperti dal segreto di Stato, ingerenze sul governo albanese, aziende pubbliche privatizzate finite agli amici degli amici, e soldi spariti nel nulla». Provaci ancora Silvio.

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