La battuta del Cav su Grillo: "In Ue stanno allargando i cessi perché è lì che finiranno"

L'ex premier a La Telefonata: "Grillo in Europa verrà messo in un angolo: qualcuno anche nel Pse lo ha chiamato Adolf Grillo"

La battuta del Cav su Grillo: "In Ue stanno allargando i cessi perché è lì che finiranno"

"Grillo? Un autorevole esponente europeo mi ha confidato: "Stiamo allargando i cessi, perchè è lì che finiranno...". È la battuta che si concede Silvio Berlusconi a proposito del ruolo di M5S alle prossime Europee, parlando nel corso della Telefonata su Canale 5. "Grillo in Europa verrà messo in un angolo, il M5S è un partito di protesta e distruzione: qualcuno anche nel Pse lo ha chiamato Adolf Grillo", ha aggiunto il Cavaliere.

Che poi, in vista dell'appuntamento elettorale, si è rivolto agli italiani così: "Mi raccomando, andate a votare, ricordate che si vota in un solo giorno e non più anche di lunedì e convincete qualcuno che vi appare indeciso ad adempiere a questo fondamentale dovere, il 25 di maggio non si vota sulla situazione italiana ma sull’Europa e votare per Forza Italia è l’unica soluzione per fare gli interessi dell’Italia in Europa".

Sul ruolo del cancelliere tedesco, il leader di Forza Italia ha spiegato: "Non credo di riuscire facilmente a far cambiare idea alla signora Merkel ma in molte occasioni sono riuscito a far radunare attorno alle mie proposte una maggioranza, mettendo la Merkel in minoranza".

Quanto alla politica italiana, Berlusconi critica il bonus Irpef del governo Renzi: "È un’ingiustizia. Noi siamo assolutamente all’opposizione perché Renzi è il presidente del Consiglio del terzo governo non eletto. L’Italia non è più una democrazia. Il governo Renzi è di sinistra perché fa pagare a famiglie e pensionati la mancia elettorale di 80 euro per quelli che pensa votino per lui. Il bonus è contro ogni senso di giustizia perché dà 80 euro, che poi sono 56, per coloro che guadagnano 25 mila euro, 27 euro per coloro che guadagnano poco più di 8mila mentre a quelli sotto gli 8mila non dà niente. Non c’è alcun senso di giustizia". Infine, l'ex presidente del Consiglio ha ribadito che "

538em;">c’è la necessità di cambiare l’assetto istituzionale del nostro Paese, che non è mai cambiato, dal ’48 a oggi, perché mai gli elettori si sono concentrati su due partiti come invece accade nelle democrazie più avanzate".

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