Bella, sexy e cinica: drogava gli uomini e poi li rapinava

Bella, sexy e cinica: drogava gli uomini e poi li rapinava

Monica Voira
Monica Voira

Roma - Avvenente e procace ammaliava gli uomini chiedendo un passaggio. Poi li drogava e li rapinava con l'aiuto di un complice.
Per Monica Voira, quarantenne di bell'aspetto, era semplice convincere la vittima di turno a farla salire a bordo della propria auto e lo era ancora di più invitarla al bar a bere qualcosa con lei per poi sfilargli i soldi dal portafogli, dopo averlo ammaliato con i suoi occhioni e stordito con un potente ipnotico. Lo aveva fatto almeno cinque volte, ma quella trappola l'ultima volta si è trasformata in un gioco mortale e il 14 luglio scorso un turista di Milano, finito tra le sue grinfie, è stato investito da un'auto pirata, mentre vagava in stato di semi-incoscienza nella campagne di Castel Volturno (Caserta).
La donna che è già detenuta nel carcere di Pozzuoli, ieri mattina è stata raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e dovrà rispondere di omicidio colposo, rapina e lesioni personali gravi. I carabinieri di Mondragone, titolari delle indagini, hanno accertato infatti che è responsabile di cinque rapine effettuate con lo stesso modus operandi, ai danni di altrettanti uomini, tra cui lo sfortunato milanese. Le manette, invece, sono scattate per il suo complice, Vincenzo D'Angelo di 35 anni.
I militari hanno scoperto che Voira, casalinga separata e madre di cinque figli, forte della sua bella presenza, selezionava con cura il malcapitato. Per ringraziarlo del passaggio, poi, lo invitava con lei al bar e, approfittando di un attimo di distrazione, versava nel bicchiere della vittima diverse gocce di Minias, un potente ipnotico che se associato all'alcol provoca uno stato di forte sonnolenza. Una volta giunti in zona appartata, dal buio spuntava anche il complice, che l'aiutava a ripulire l'ignaro automobilista, come era accaduto a uno dei denuncianti, accompagnato in spiaggia prima di essere derubato. La Circe di Caserta aveva messo da parte un bottino di circa 10mila euro e forse l'avrebbe scampata ancora se quel tragico giorno di luglio sulla sua strada non fosse capitato il turista proveniente da Milano, che lei ha portato alla morte.
Il poveretto è stato avvicinato dalla donna sulla via Domiziana. Solita trappola, che apparentemente si era conclusa con un successo. Ma l'uomo ha iniziato a vagare stordito per le campagne. Un testimone oculare ha raccontato di averlo visto girovagare come uno zombie. Ipnotizzato dal sonnifero non si è accorto nemmeno di quell'auto che gli piombava addosso come una freccia e che poi scompariva nel nulla. È morto sul colpo. Ma nel suo sangue, in sede di autopsia, sono state trovate tracce del farmaco.


Per i carabinieri, quindi, non è stato difficile collegare l'episodio agli altri quattro simili, ricostruiti attraverso le denunce presentate dalle altre vittime, tutte adescate dalla stessa donna. E non si esclude che nei prossimi giorni possa crescere il numero di automobilisti finiti nella sua rete.

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