Berlusconi: "Contro di lui indegna lotta sinistra"

Il Cav attacca la sinistra che contro Andreotti ha messo in atto la prima persecuzione giudiziaria: "Adesso auspico che gli anni della demonizzazione segua finalmente una pacificazione"

Berlusconi: "Contro di lui indegna lotta sinistra"

La sinistra già si scatena contro Giulio Andreotti. Nemmeno davanti alla morte, gli ultrà del giustizialismo hanno allentato l'assalto. Ricordando la figura del senatore a vita, scomparso questa mattina all'età di 94 anni, Silvio Berlusconi ha riconosciuto che scompare "un protagonista politico e un uomo di governo che ha fatto la storia d’Italia, dalla ricostruzione postbellica in poi". "Contro di lui - ha commentato il Cavaliere - la sinistra ha fatto una forma lotta indegna di un paese civile".

Basta leggere i commenti di certi esponenti della sinistra per capire che l'odio contro Andreotti non è mai diminuito. Un odio atavico che per decenni ha spinto gli ultrà rossi a provare a farlo fuori con ogni mezzo. Contro di loro si è opposto Berlusconi ricordando Andreotti come uno dei leader politici più autorevoli della Democrazia cristiana: "Ha saputo difendere la democrazia e la libertà in Italia in anni difficili, sia in quelli della contrapposizione tra cattolici moderati e comunisti, sia in quelli in cui la Dc diede un contributo decisivo, di vite umane e di valori, per la sconfitta del terrorismo brigatista". Il Cavaliere ha ricordato come contro Andreotti "la sinistra ha sperimentato una forma di lotta indegna di un Paese civile, basata sulla demonizzazione dell’avversario e sulla persecuzione giudiziaria". Un vero e proprio calvario che, ha riconosciuto il leader del Pdl, Andreotti ha saputo superare "con dignità e compostezza" uscendone così da vincitore. Quello usato contro Andreotti è un metodo che Berlusconi conosce sin troppo bene dal momento che la sinistra dell’odio e dell’invidia sociale ha continuato a metterlo in campo anche contro l’avversario che non riusciva a battere nelle urne. Proprio per questo il Cavaliere auspica che "agli anni della demonizzazione segua finalmente una pacificazione, di cui il governo appena insediato possa rappresentare il giusto prologo". Andreotti è stato anche un’icona della cultura popolare per la sua longevità politica e per l’innata ironia, celebrata in molti libri e film.

"Non c’è rosa senza spine, non c’è governo senza Andreotti", diceva di lui il popolo. "Era un’Italia che sapeva sorridere e amava la libertà - conclude Berlusconi -. l’Italia migliore, l’Italia dei moderati, la nostra Italia".

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