Fra cinque giorni, martedì 30 luglio la Cassazione deciderà se il "mostro" dovrà essere condannato in via definitiva. Eppure negli anni in cui avrebbe commesso il reato Silvio Berlusconi era già in politica da un decennio e non si occupava del Biscione. Non aveva tempo, voglia o opportunità di dedicarsi ai dettagli amministrativi.
In ogno caso l'esito di questa vicenda minaccia di rompere gli equilibri politici del Paese, di azzoppare il sistema.
Che ne sarà del governo delle larghe intese? Che ne sarà del centrodestra? Come si comporterà il centrosinistra? Senza considerare che neutralizzare il Cavaliere con una sentenza darebbe ragione a chi suppone che esista una tacita intesa fra toghe e sinistra. Una condanna alimenterebbe la sfiducia negli uomini di legge e getterebbe il Paese nel caos. Sul Giornale in edicola l'editoriale di Vittorio feltri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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