Il Partito democratico è senza leadership. La mattina dopo l’esito delle elezioni del 25 settembre scorso Enrico Letta ha deciso di dimettersi e di non ricandidarsi alla guida del Pd. Una scelta dettata dal risultato non favorevole uscito dalle urne. Dalla mattina del 26 settembre scorso ad oggi il segretario del Pd si è defilato dal dibattito politico, interno ed esterno al partito. Tranne rare uscite pubbliche, il silenzio di Letta ha destato più di qualche sospetto all’interno del Nazareno. Alcuni colleghi in Transatlantico non credono al ruolo di arbitro e un’idea sul futuro di Letta se la sono già fatta: “Sta cercando una via d’uscita” dal Pd.
Letta cerca una "via d'uscita"
Alcuni colleghi vicini al Nazareno ne sono convinti: una volta gestita la pratica del Congresso e solo dopo aver consegnato il testimone a uno dei quattro candidati, Enrico Letta abbandonerà la truppa dem. Secondo quanto riportato da La Repubblica, questa indiscrezione sta girando in Transatlantico già da qualche settimana: “Enrico sta cercando una via d’uscita”. Alcuni si spingono oltre e prevedono che, una volta finito il Congresso del partito, Letta non durerà a lungo neppure sugli scranni di Montecitorio. Queste frasi non sembrano così distanti dalla realtà dei fatti. Il “no comment” di Enrico Letta sulle primarie può essere visto in due modi, diametralmente opposti: se da un lato si può tradurre in una scelta di vestire i panni dell’arbitro che non influenza la partita politica, dall’altro, i più maliziosi, potrebbero notare un costante allontanamento dai vertici dem. Un modo, insomma, per gestire gli affari correnti del partito e, appena possibile, congedarsi e uscire di scena. Alcuni colleghi spingono per la seconda ipotesi: “Sono mesi che non sente e non vede più nessuno” racconta chi gli è stato vicino per due anni di permanenza al Pd.
L'ipotesi di una candidatura alle Europee 2024
Il futuro di Letta potrebbe essere a un bivio. E adesso spunta l’ipotesi di una sua candidatura alle Europee del 2024. L’attuale segretario del Pd, secondo le indiscrezioni, vorrebbe tentare il tutto per tutto a Bruxelles e candidarsi alle Europee del prossimo anno. Una scelta che lo allontanerebbe definitivamente dalla politica attiva italiana. Nel mirino del segretario dem potrebbe finire un ufficio nella Commissione europea o addirittura la presidenza del Parlamento europeo a Strasburgo. Rimane sullo sfondo la strada francese, già percorsa da Enrico Letta, che lo condusse a insegnare a Parigi nella Grande ècole Sciences Po. Diversi compagni dem sostengono che “se volesse rientrare in quel mondo lì, non avrebbe problemi: con il suo curriculum potrebbe fare qualsiasi cosa”.
Il Partito democratico sta affrontando la sfida
congressuale mostrando il suo lato più oscuro: mancanza di contenuti, lotta senza quartiere tra capi correnti e per ultimo, la spaccatura sulle modalità di voto. Enrico Letta sta abbandonando l’equipaggio di una nave in mezzo alla tempesta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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