Le spese pazze a Torino: 590mila euro di rimborsi

Chilometri gratis e gettoni di presenza a Palazzo chiuso. Cota: "Nulla da nascondere". Tutti i rimborsi del 2011: Giunta - Consiglio regionale - Ufficio di presidenza

Visita in grande stile, ieri degli uomini della Guardia di Finanza anche negli uffici dei gruppi politici del Consiglio Regionale del Piemonte, in due palazzine nel centro di Torino. Alle nove e mezza si sono presentati in una quindicina per sequestrare documenti e rovistare fra i faldoni dei conti di questi anni. Se è vero che ad accendere l'attenzione delle Fiamme Gialle potrebbero essere state le dichiarazioni del parlamentare Pdl, Roberto Rosso, che in un'intervista a Telelombardia aveva raccontato di un consigliere regionale piemontese che si era fatto rimborsare la settimana bianca al Sestriere, è altrettanto vero che la Procura di Torino ha ufficialmente aperto il fascicolo di indagine di propria iniziativa quindi non in seguito a esposti, segnalazioni o denunce.

Gli accertamenti sono tesi a verificare se ci siano casi di malversazione dei fondi o di irregolarità nella rendicontazione di spese e nelle richieste di rimborso, o di percezione irregolare di benefit, in particolare a partire dal primo gennaio 2008. Consiglieri che viaggiano di più e consiglieri che viaggiano di meno, gettoni di presenza per attività istituzionali elargiti anche quando, come nel mese di agosto, il Consiglio regionale è chiuso: sono questi gli aspetti che hanno incuriosito i militari della Guardia di Finanza. Un primo esame della documentazione disponibile on line conferma che ci sono consiglieri che hanno ottenuto rimborsi chilometrici per decine di migliaia di euro, mentre altri hanno dichiarato «zero» per un totale di 590mila euro nel 2011. Ma anche i gettoni di presenza da 122,07 euro, cui si ha diritto quando si svolge una qualsiasi attività legata al ruolo di consigliere, hanno un andamento insolito: c'é chi si ferma a zero e chi, come il consigliere Roberto Boniperti (Pdl-Progett'Azione), ne ha ottenuti 22 nel solo mese di agosto, quando Palazzo Lascaris è chiuso.

Curioso anche che nel mese di agosto del 2011 l'autocertificazione ha portato a 26mila euro in gettoni di presenza e a 11mila di rimborsi chilometrici. Al momento, da quanto è trapelato, i pm Andrea Beconi ed Enrica Gabetta, titolari dell'inchiesta, non hanno formulato ipotesi di reato e non vi sono persone indagate. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno visionato tutti i conti e chiesto ulteriore documentazione che sarà consegnata nei prossimi giorni. Una quantità enorme di materiale (sono oltre 20 gli scatoloni raccolti soltanto al gruppo del Pd) che verrà passata al setaccio. Tranquillo il presidente della Regione, Roberto Cota: «Non c'è nulla da nascondere, non credo mai al complotto e tutto quello che va nella direzione della chiarezza e della trasparenza, ben venga. Quindi anche l'indagine conoscitiva. Dall'inizio del mio mandato ho varato una serie di provvedimenti per ridurre i costi già in tempi non sospetti, cominciando con il tagliare il numero degli assessori e delle auto e col ridurre la mia indennità». Dal canto suo i presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, ha sottolineato come «in questa legislatura il Consiglio abbia tagliato varie spese, rivisto lo status del consigliere e abbia fatto molto in termini di trasparenza».

Una proposta di legge condivisa da tutte le forze politiche, varata ieri dall'Ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa, che sarà presentata in aula per l'approvazione nella seduta di martedì prossimo stabilisce che il Consiglio regionale del Piemonte abolirà le autocertificazioni dei consiglieri sui rimborsi,

taglierà sui voli aerei, cancellando quelli in ambito europeo e riducendo quelli nazionali, e introdurrà la certificazione dei bilanci dei gruppi consiliari.

Tutti i rimborsi del 2011: Giunta - Consiglio regionale - Ufficio di presidenza

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