"Concentratevi su altro". L'ennesima giravolta di Calenda

Ha fatto la campagna elettorale sostenendo l'elezione diretta del presidente del Consiglio insieme a Renzi ma ora strizza l'occhio alla sinistra di Schlein e Conte

"Concentratevi su altro". L'ennesima giravolta di Calenda
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Carlo Calenda non è mai stato un politico affidabile, come dimostra la sua recente storia sotto gli occhi di tutti. Ha sempre detto e fatto tutto e il contrario di tutto, incapace di rimanere all'interno di un'alleanza o di un partito in cui lui non fosse l'unico gallo nel pollaio. La giravolta più eclatante l'ha fatta un anno prima delle elezioni politiche, alleandosi con il Pd e poi rompendo prima ancora di arrivare a settembre, per creare una coalizione con Italia viva e poi rompere anche con questa. Difficilmente ora Calenda troverà alleati pronti a tendergli una mano, anche perché pur di dare contro ai suoi ex amici politici, come può essere Matteo Renzi, è addirittura pronto a rinnegare le sue stesse dichiarazioni.

Lo dimostra l'ultimo post condiviso sui suoi profili social all'alba di una nuova stagione politica, che si preannuncia particolarmente calda: "Riparte la politica e riparte nel peggiore dei modi perché anziché occuparsi del salario minimo, della sanità a pezzi, della scuola, si occupa di riforme istituzionali. E lo farà nel peggiore dei modi, presentando nei prossimi giorni - probabilmente il governo - un disegno di legge per l'elezione diretta del presidente del Consiglio".

Quindi, ha aggiunto: "Questo non c'è in nessuna parte del mondo perché, così facendo, il presidente della Repubblica, se non più eletto dal popolo, di fatto non conta più niente. Altro problema è che così, non puoi mai sfiduciare il presidente del Consiglio, senza far cadere la legislatura. Quindi succede che ti tieni il premier anche se è il peggiore di tutti". E rivolgendosi alle forze di maggioranza conclude: "Concentratevi sui problemi che preoccupano in questo momento gli italiani: salario, sanità, investimenti e Pnrr e facciamo una commissione bicamerale redigente che, con tutta calma, affronti i problemi, veri, che impediscono allo Stato di funzionare".

È innegabile che l'attuale posizione di Carlo Calenda strizzi l'occhio molto a sinistra, a quel Pd e a quel Movimento 5 stelle che lui ha per lungo tempo attaccato e criticato. A dire questo è lo stesso Calenda che solo un anno fa, era il 19 agosto 2022, dai profili social del suo partito, Azione, diceva: "II Paese ha bisogno di governi stabili ed efficienti, al servizio dei cittadini. Con il Sindaco d'Italia, dopo le elezioni si sa subito chi ha vinto e chi vince governa per 5 anni". E ancora, nella card che accompagnava il post social, aggiungeva: "Elezione diretta del Presidente del Consiglio sul modello dei sindaci delle grandi città". Una posizione che ai tempi era condivisa con Matteo Renzi e che ora, in aperta disfida con il leader di Italia viva, Calenda ha deciso di ribaltare.

Il modo in cui il presidente di Azione cambia idea su temi così importanti dà l'idea di quale sia il suo modus operandi politico, non basato su idee solide da portare avanti ma su una strategia che segue semplicemente la direzione del vento in modo tale, secondo lui, da portargli consensi e alleanze valide.

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