"Così si spalancano le porte del ricorso all'Ue"

L'avvocato cassazionista Madia: "Giusto chiedere una valutazione alla Corte per i diritti dell'uomo"

"Così si spalancano le porte del ricorso all'Ue"

Roma - Mai prima d'ora un giudice di Cassazione aveva anticipato a mezzo stampa le motivazioni di una sentenza. Ma quando c'è di mezzo Berlusconi tutto può accadere. Un comportamento sicuramente «inopportuno» quello del giudice Antonio Esposito, che ha chiarito sul Mattino come Berlusconi non sia stato condannato perché «non poteva non sapere» della frode fiscale ma perché «sapeva». E sulla sconvenienza di certe uscite, per una volta, sono tutti d'accordo. Anche Titta Madia, noto avvocato cassazionista e docente nella Scuola superiore dell'avvocatura.

Avvocato Madia, nella sua professione le è mai capitato un caso del genere?
«Nella maniera più assoluta, non mi risulta che ci siano dei precedenti di comportamenti inopportuni e illegittimi come può senz'altro essere considerato quello di anticipare in un'intervista ad un quotidiano le motivazioni di una sentenza»

L'intervista è solo inopportuna o ritiene ci siano violazioni?
«Un giudice che si metta a commentare una sentenza prima che vengano depositate le motivazioni viola precise disposizioni di deontologia a cui ogni magistrato si deve attenere non rilasciando dichiarazioni pubbliche sui procedimenti di cui si occupa».

Possibili effetti sul verdetto?
«Non credo che l'intervista possa avere conseguenze in ordine alla sentenza, ma solo sulla valutazione deontologica del comportamento di questo giudice. Il verdetto non può essere annullato per il comportamento, per quanto asseritamente illegittimo, di un giudice che componeva il collegio».

A chi tocca decidere eventuali provvedimenti?
«Il comportamento del giudice dovrà essere valutato dagli organi preposti, ossia dal ministero della Giustizia e dal procuratore generale della Cassazione, che sono i titolari dell'azione disciplinare. Ove questi dovessero ritenere che sussistono violazioni disciplinari sarà compito del Csm istruire un procedimento al termine del quale, se verrà accertata la fondatezza dei rilievi, scatterà l'azione disciplinare».

Che cosa possono fare, a questo punto, gli avvocati del Cavaliere?
«È corretto pensare ad un ricorso europeo: il comportamento del giudice Esposito potrebbe sicuramente essere un elemento di valutazione per la Corte Europea per i diritti dell'uomo».

E la Corte Europea che poteri ha in casi come questo?
«Nell'eventualità in cui Strasburgo ritenesse fondato il ricorso, potrebbe determinare la revisione della sentenza della Cassazione.

Questo se i giudici europei accerteranno che sono stati violati i diritti fondamentali stabiliti dalla Convenzione europea, come il diritto ad un giusto processo e ad un giudice imparziale. È già accaduto diverse volte».

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