Per Mario Draghi, l'Europa è a una svolta: l'eurozona sta affrontando bene la crisi e la sua economia è migliore rispetto a quella di inizio anno. "La situazione migliora, ci sono segnali di ottimismo", ha detto il presidente della Bce, durante una conferenza stampa al termine dell’assemblea annuale dell’Fmi. Anche il vicepresidente della Commissione Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, è "meno pessimista" rispetto alla scorsa primavera.
A inizio 2013, poi, sarà istituito il sistema di vigilanza bancario europeo che dovrebbe prevenire nuove crisi finanziare. Secondo Draghi, però, il supervisore entrerà a regime tra circa "un anno o poco più".
Un'istituzione a cui non dovrebbe ricorrere l'Italia, come assicura il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli: "Non abbiamo il fiscal gap che hanno altri paesi con un deficit al 5 o al 10%. Noi abbiamo il bilancio in pareggio strutturale. Non ci servono fondi e se non ti servono fondi perchè chiederli?". Secondo il governo, infatti, l'unica strada è quella delle riforme: "Si tratta di impegni assunti con l’Europa e la comunità globale: non c’è alternativa. I mercati ci stanno già dando fiducia, ma per mantenere la fiducia bisogna operare con un impegno continuo sulle riforme, come stiamo facendo".
Anche per il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, l'Italia non è la Spagna, anche se resta da "fare molto", in termini di costi e redditività: "Attraversano una fase difficile ma esattamente nei termini da noi esaminati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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