Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.
“Sono stato io a dare le informazioni su Cospito a Donzelli” a parlare è Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia finito nell’occhio del ciclone insieme al suo compagno di partito Giovanni Donzelli accusato di aver citato in Aula documenti riservati. Virgolettati che ricostruiscono i colloqui in carcere tra Cospito e alcuni boss mafiosi che lo avrebbero incitato a continuare la battaglia contro il carcere duro, il 41 bis. È la sera di martedì 31 gennaio, lo incontriamo fuori dal Ministero dopo il caso scoppiato in Parlamento. Non ha problemi a parlare e a dire (a caldo) come siano andate realmente le cose. “Nessun atto secretato” dice Delmastro “a domanda ho risposto, lo avrei fatto con chiunque”.
**ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANDREA DELMASTRO**
Ricostruisce i fatti, senza alcun problema. Senza aver avuto neanche il tempo di pensarci. Senza paura di essere smentito. “Potevo farlo” insiste e ribatte alle accuse del Partito Democratico. Gli stessi oggi chiedono le sue dimissioni e quelle di Giovanni Donzelli.
Ma siamo sicuri che il vero problema siano Giovanni Donzelli e Andrea Delmastro? “Questa polemica non fa altro che allontanarci dalla vera notizia” - ci dice Maurizio Lupi di Noi Moderati - “Cospito è un delinquente che, abbiamo scoperto, parla con i boss di mafia e ‘ndrangheta di 41bis”. Uno strumento per alcuni, per altri una combutta. Un fatto è certo: oggi, grazie alle parole di Donzelli prima e di alcuni giornali dopo, sappiamo cosa si sono detti nel cortiletto del carcere di Sassari Cospito e i mafiosi.
“Devi mantenere l'andamento, vai avanti” gli avrebbe detto Francesco Presta, boss della 'ndrangheta, esortandolo a continuare la protesta per l'abolizione del 41 bis. “Sarebbe importante che la questione arrivasse a livello europeo e magari ci levassero l'ergastolo ostativo” incitava il boss a stomaco pieno. “Fuori non si stanno muovendo solo gli anarchici ma anche altre associazioni.
Adesso vediamo che succede a Roma”. Avrebbe risposto Cospito convinto come un altro boss, Francesco Di Maio, uomo dei Casalesi, di portare a casa il risultato: “pezzetto dopo pezzetto, si arriverà al risultato”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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