Vincenzo, “Re” di Napoli

Vincenzo De Luca punta ad indossare la corona, in barba al Partito Democratico ottiene il terzo mandato e annuncia la sua ricandidatura. Elly è furiosa, ma per lui i Dem a Roma sono solo vassalli

Vincenzo, “Re” di Napoli
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Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari, pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Non c’è dubbio: Vincenzo De Luca mira alla corona e allo scettro. È sul trono più alto della sua regione che vuole sedere. Sepolti e dimenticati i Borboni lo zar di Salerno e della Campania tutta punta a rimanere al proprio posto per i prossimi anni. Quasi come un Re! I suoi uomini, infatti, contrariamente alle direttive del loro partito (il PD) hanno votato e approvato la legge che consentirà a Re Vincenzo di ricandidarsi per la terza volta consecutiva. Una forzatura per molti considerando che la legge italiana prevede per i governatori il limite dei due mandati. E non tre.

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Così, mentre tutti erano concentrati sulle elezioni americane il Presidente della Regione Campania ha fatto il “sedere” a stelle e strisce ad Elly Schlein e a tutta la segreteria dem. Per il Re di Napoli e di Salerno “non contano nulla” i “testoni” che abitano le stanze di via del Nazareno. È lui a decidere cosa fare, in barba all’alternanza e alle leggi. Il Re è al di sopra delle leggi tanto da disfarle e rifarle. Lui è pronto a tutto pur di correre come governatore alle prossime elezioni che si terranno tra un anno. “Possono votare tutte le leggi regionali che vogliono, noi non sosterremo presidenti uscenti per il terzo mandato” ha tuonato Elly.

Per fare un po’ di chiarezza e per spiegare a De Luca che c’è differenza tra monarchia e democrazia siamo stati costretti a ricorre a chi, di corone, se ne intende, e anche tanto: Lavinia Orefici, in libreria con il suo “Royal Saga, luci e ombre dietro le famiglie reali”.

Nel libro immagino non si parli ancora del casato di Vincenzo De Luca - chiediamo - “No, no per ora no. Aspettiamo di vedere come vada a finire” scherza Lavinia. Speriamo solo che il nuovo Re della Campania non si voglia trasferire alla reggia di Caserta. Sai che fatica per i guardiani del parco.

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