Falsa organizzazione dei Cavalieri di Malta faceva entrare clandestini in Italia

La banda durante le celebrazioni in chiese e abbazie, utilizzava spade e falsi costumi. Dagli stranieri si facevano pagare fino a cinquemila euro

Ordinavano nuovi cavalieri in chiese e abbazie, utilizzando spade e falsi costumi, anche durante celebrazioni pubbliche molto suggestive. E riuscivano a ingannare perfino i parroci, allo scopo di allestire queste messe in scena nelle loro chiese. Ma era tutto finto, come lo era l'organizzazione di falsi Cavalieri di Malta, smantellata in queste ore dai carabinieri della capitale. In Italia la banda ha fatto decine di vittime, soprattutto in Puglia, che arrivavano a pagare fino a diecimila euro per essere insignite, come aveva fatto Ramona Badescu, la showgirl e delegata del Campidoglio ai rapporti con la comunità romena di Roma. Ma nella rete sono finiti anche agenti delle forze dell'ordine e militari.
La showgirl, ad esempio, avrebbe ricevuto questa onorificenza da appartenenti ad una parte della falsa associazione che operava in Romania all'insaputa dei vertici italiani. Il finto Gran maestro italiano, arrestato dai carabinieri, in passato aveva denunciato in Romania, attraverso un servizio della tv romena, l'altro falso ramo dell'associazione che operava a sua insaputa.
Ma al di là della guerra tra fazioni questi malviventi garantivano lavoro nel nostro paese a centinaia di stranieri provenienti dalla Tunisia, fingendosi cavalieri dell'ordine di Malta. Attraverso una seconda associazione di volontari della Protezione Civile procuravano illegalmente l'ingresso, dietro un compenso che oscillava tra i duemila e i cinquemila euro, degli stranieri formalmente per far frequentare loro un corso per l'uso di defibrillatori. Per lo stesso motivo, già lo scorso 23 novembre 2012, erano state arrestate tre persone responsabili di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, fermate alla Dogana dell'aeroporto di Fiumicino mentre tentavano di far entrare in Italia 66 tunisini. Le vittime venivano fornite di un falso visto collettivo del Ministero degli Esteri, falsi cartellini di appartenenza al Sovrano Ordine Ospitaliero Melitense di San Giovanni da Gerusalemme Cavalieri di Malta, in qualità di volontari, e pettorine catarifrangenti con le insegne del falso ordine. Nove gli arrestati, dieci i provvedimenti restrittivi e in manette è finito anche un docente universitario.

Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di truffa, conferimento illecito di onorificenze e decorazioni cavalleresche e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Decine di perquisizioni anche nel Lazio, Abruzzo, Calabria e in Veneto.

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