"Il racconto di una storia politica". Meloni visita la mostra dedicata a Berlinguer

Il presidente del Consiglio si aggira nell'allestimento organizzato da Ugo Sposetti per ricordare la figura del leader del Pci: "La politica è l'unica possibile soluzione ai problemi", scrive nel libro dei visitatori

"Il racconto di una storia politica". Meloni visita la mostra dedicata a Berlinguer
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Giorgia Meloni visita a sorpresa la mostra "I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer": l'esposizione dedicata allo storico segretario del Partito Comunista Italiano e allestita negli spazi dei Padiglioni dell'ex Mattatoio di Roma. Il presidente del Consiglio lo aveva promesso a Ugo Sposetti, organizzatore della rassegna. E proprio insieme all'ex tesoriere dei Ds parlamentare di lunga data di sinistra, la premier ha visitato le cinque sezioni tematiche della mostra, fermandosi a osservare manifesti, fotografie, pubblicazioni e video che ripercorrono la storia del leader, militante e dirigente del Pci. La leader di Fratelli d'Italia Meloni ha poi lasciato la sua personale dedica sul libro dei visitatori: "Il racconto di una storia, politica. E la politica è l'unica possibile soluzione ai problemi". Firmato, Giorgia Meloni.

L'immagine è sicuramente di impatto, così come il gesto: con il messaggio finale dentro il quale ci sono il senso e la sintesi di una visita così particolare. Del resto che un presidente del Consiglio visiti una mostra dedicata a un'eminente figura politica del passato non è cosa rara e insolita. Ecco perché, ancora una volta, Meloni ha impartito una lezione di stile alla sinistra. Soprattutto dopo che il Partito Democratico, in tutti questi mesi, ha chiesto, a FdI di cancellare le radici storiche da cui arriva il partito principale della maggioranza che sostiene il governo. La visita alla mostra di Enrico Berlinguer, di fatto, dimostra che le istituzioni possono riconoscere l'importanza storica dei leader politici e rendere loro omaggio anche quando questi appartengono a un'altra fazione. Non un novità per un leader di un partito di destra, visto che quarant'anni fa Giorgio Almirante, capo di quel Movimento Sociale Italiano che si contrappose con forza alla sinistra di Berlinguer, si era presentato a capo chino ai funerali del leader comunista.

Negli spazi dell'ex Mattatoio di Testaccio a Roma c'è tutto il percorso politico, storico e anche umano di un leader che ha lasciato un solco profondo. Dopo un giro tra le foto, le pubblicazioni e le ricostruzioni multimediali dell'attività di Enrico Berlinguer, Meloni passa per un attimo accanto a un manifesto elettorale in cui campeggia la scritta a lettere cubitali "Vota Comunista", quando i social non c'erano e la propaganda aveva un sapore semplice.

Lei sorride e passa oltre, con l'aplomb della consapevolezza che quel messaggio appartiene ormai a una sinistra radicale orfana del "dolce Enrico". Giorgia Meloni con la sua visita alla mostra su Berlinguer ha teso la mano allo schieramento avversario. Il passato non si mette da parte, ma rivive nella politica che scandisce questi anni.

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