“Prove di Europa nera”. Questo il riassunto farsa della giornata di ieri che la Repubblica decide di consegnare ai suoi lettori. Nessun allarme: gli elettori di sinistra e dintorni sono abituati all’ondata nera sempre dietro l’angolo. Ai lettori più distratti - poco abituati alla logica fasulla della gauche mediatica – il messaggio è drammaticamente chiaro: in Europa, come d’altronde in Italia, il rischio fascismo è sempre più vivo. Il motivo? È presto detto: il gruppo europeo dei Conservatori dell’Ecr - guidato dal premier italiano Giorgia Meloni - ha aperto le sue porte all'eurodeputato Nicolas Bay, membro del partito francese Reconquête!, fondato da Éric Zemmour.
Dem e 5stelle attaccano Meloni
Il solo pronunciare il nome di Zemmour, leader della destra francese, fa scattare tutti i riflessi pavloviani della sinistra. Davanti alla possibilità di un’alleanza europea tra Fratelli d’Italia e la destra francese di Zemmour, la resistenza democratica italiana torna in battaglia. Il preludio di un Ventennio, questa volta in salsa europea, non concede tregua all’opposizione nostrana. La levata di scudi è generale e generalizzata. Parte il Movimento 5stelle con l’eurodeputata Laura Ferrara.“Dopo Viktor Orban, adesso Eric Zemmour. La coalizione europea di Giorgia Meloni assomiglia sembra di più a una saga de 'I nuovi mostrì. L'ingresso del partito Reconquête in Ecr sposta ancora più a destra questo gruppo, visto che Zemmour è noto per le sue tesi razziste e omofobe", spiega con sprezzo del ridicolo la coordinatrice per i rapporti europei e internazionali del Movimento guidato da Giuseppe Conte.
Poi l’accusa “patriottica”: "Ci chiediamo inoltre - continua - se Giorgia Meloni condivida le sue idee contro la parità fra uomo e donna e sull'unità italiana. In una intervista del 5 luglio 2021 Zemmour aveva dichiarato che le Regioni del Nord dovrebbero essere francesi e non italiane”. A stretto giro, arriva il turno del Partito democratico. La resistenza piddina, sconvolta per la possibile ondata nera a Bruxelles, schiera Pina Picierno. Secondo la vicepresidente del Parlamento europeo in quota dem “la cosiddetta svolta istituzionale della Meloni crolla di fronte alla realtà” con “l’abbraccio con un partito estremista, un personaggio molto discutibile”.
La risposta di FdI
La risposta di Fratelli d’Italia non si è fatta attendere. Prima il messaggio al leader francese confezionato ad hoc da Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei Conservatori e Rifromisti europei. “Nicolas Bay – ha detto – porta nel gruppo la sua esperienza e il suo patrimonio di valori conservatori”. Poi, in un secondo momento, la risposta alle accuse infondate della sinistra."Gli attacchi giunti oggi dalle sinistre a commento dell'ingresso dell'eurodeputato francese di Reconquête Nicolas Bay nel gruppo parlamentare dei conservatori europei – spiega con dovizia di particolari l’eurodeputato di FdI Vincenzo Sofo - dimostrano la disperazione di questi partiti di fronte al pericolo di veder effettivamente cambiare gli equilibri nel prossimo Parlamento Europeo". Che poi aggiunge:“Esponenti del Pd hanno attaccato definendo il presidente di Reconquete Eric Zemmour antisemita e razzista, dimenticandosi che stanno parlando di una persona ebrea di origini algerine, con peraltro parte della famiglia vittima di persecuzioni, e che alle ultime elezioni presidenziali ha ottenuto risultati molto alti proprio nella comunità ebraica, prendendo addirittura il 53% dei voti dei francesi in Israele”.
Una dichiarazione che smonta in pochi e semplici passaggi la narrazione fantasiosa della sinistra giallo-rossa. “Poi – ha concluso - al coro di dichiarazioni ignoranti si sono aggiunti gli esponenti grillini, che lo hanno accusato persino di aver invocato l'annessione del Nord Italia alla Francia, evidentemente senza essersi premurati di verificare le informazioni".
"Si tratta - prosegue - di un'analisi storica fatta tempo fa da Zemmour, che prima di scendere in politica era considerato uno dei più brillanti scrittori e intellettuali contemporanei francesi, durante un dibattito di carattere culturale, dove raccontava i falliti tentativi di conquista da parte della Francia del Nord Italia”. Una discussione troppo alta. Dalle parti della sinistra è meglio tornare al ritorno del fascismo: l' arma perfetta per chi non ha più una bussola politica da seguire.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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