«Un grande centro aperto alla Lega»

«Un grande centro moderato senza scimmiottare Casini. E poi ristabilire i buoni rapporti tra Pdl e Lega, io ci sto lavorando». Francesco Pionati, segretario nazionale di Alleanza di Centro, parla a malincuore di un Paese destabilizzato per colpa di un premier tutto tasse e niente crescita. Ma la voglia di invertire la rotta è tanta, basterebbe rinnovare i politici e congedare Casini.
Allora Pionati, l’economia è in recessione, la crescita è ferma e i giovani se ne stanno a casa a mangiarsi i risparmi di papà.
«Proprio così. Monti sta distruggendo pure Passera, anteporre le tasse alla crescita è una strategia sbagliata e si vede».
Berlusconi dice che a ottobre si potrebbe tornare alle urne.
«E ha ragione. Prima si stacca la spina e meglio è. La destabilizzazione in cui il Paese si sta avvitando è colpa dalle imboscate di Casini e Fini al governo Berlusconi. Quei due, sette legislature, si meriterebbero il capolinea. A una certa età si dovrebbe andare a casa...».
Progetti per il grande centro?
«L’idea è quella di un’area moderata assieme al Pdl per affrontare le prossime politiche. Una federazione tra tutti i partiti moderati mantenendo inalterata l’identità. Chiediamo solo a Berlusconi e Alfano di non imitare Casini con iniziative di facciata. Pier Ferdinando commette sempre gli stessi errori: sigla nuova, uomini vecchi. Meglio l’opzione Berlusconi, a lui chiediamo di bloccare Casini e di fare il padre nobile della nuova alleanza. L’Italia ha bisogno di una rivoluzione moderata all’insegna di un ricambio della classe dirigente e di un Pdl che molli Monti e recuperi un rapporto strategico con la Lega e gli alleati seri come Adc».

Mollare Monti?
«Monti lo sosteniamo per senso di responsabilità, ma continua a fare scelte economicamente deprimenti. L’Italia è un malato cronico e ci vorrebbe più moderazione con tutte queste medicine. In Francia auspico la vittoria di Hollande: l’Europa non deve essere una matrigna verso i cittadini ma una madre».