Inchiesta Liguria, Cozzani si è dimesso da capo di gabinetto

Agli arresti domiciliari nella maxi inchiesta che ha travolto la Regione, il 39enne è accusato di corruzione elettorali

Inchiesta Liguria, Cozzani si è dimesso da capo di gabinetto
00:00 00:00

Sono arrivate le dimissioni di Matteo Cozzani. Dopo averlo annunciato il giorno dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari, l’ormai ex capo di gabinetto della Regione Liguria ha ufficializzato il suo passo indietro. Già sindaco di Portovenere, il 39enne è accusato di corruzione dalle procure di Genova e La Spezia nell’ambito della maxi-inchiesta che ha travolto la Regione, compreso il governatore Giovanni Toti. Dai pubblici ministeri del capoluogo ligure è anche accusato di voto di scambio aggravato dall’aver agevolato la mafia.

Attualmente ai domiciliari, Cozzani ha certificato le sue dimissioni via Pec. Una mossa che rappresenta il presupposto per la revoca della misura cautelare, ma la decisione spetta alla giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni che finora ha respinto le istanze riguardanti Francesco Moncada (ex consigliere d'amministrazione di Esselunga colpito da interdittiva) e Aldo Spinelli (l'imprenditore portuale presunto corruttore di Toti e Signorini).

Nell’interrogatorio davanti al gip, Cozzani si era avvalso della facoltà di non rispondere, fornendo dichiarazioni spontanee. In quell’occasione – l’11 maggio – il suo avvocato Massimo Ceresa Gastaldi aveva fatto sapere che il suo assistito si sarebbe dimesso dall’incarico di capo di gabinetto: “Il dottor Cozzani ha negato gli addebiti che gli vengono contestati ma non è entrato nel merito vista la mole di atti da studiare. Ha spiegato che le esigenze cautelari non sono più sussistenti visto che non è più capo di gabinetto”.

Una novità degna di nota per l’amministrazione ligure, che nei prossimi giorni sarà sottoposta al voto di sfiducia. Nelle scorse ore è stata ufficializzata la data del 4 giugno per la mozione contro il presidente Toti, anche lui agli arresti domiciliari. Il documento – “Sfiducia nei confronti del presidente della Giunta regionale” – è stato firmato dai gruppi di opposizione Pd, Lista Sansa, Movimento 5 Stelle e Linea Condivisa.

"Valutato lo scioglimento del Consiglio Regionale e lo svolgimento di nuove elezioni l'unica strada possibile per restituire dignità alle istituzioni, per evitare una situazione di stallo della Regione e garantire un governo regionale che operi nella piena legittimazione democratica e politica, sfiducia ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento interno il presidente della Giunta regionale Giovanni Toti", quanto si legge nel testo, riportato dal Secolo XIX. Seguiranno aggiornamenti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica