"Io nel Pd? Erano d'accordo". Giarrusso smaschera i vertici dem

L'annunciato ingresso dell'ex grillino nel Pd aveva scosso i vertici dem, che sembrava non sapessero nulla. Ma ora Giarrusso rivela: "Bonaccini e alcuni dirigenti erano d'accordo". Poi la risposta a Gassmann

"Io nel Pd? Erano d'accordo". Giarrusso smaschera i vertici dem

"Ho annunciato il mio ingresso nel Pd d'accordo con alcuni dirigenti". I vertici del partito, dunque, lo sapevano. Ora che la bufera per il suo annunciato passaggio tra i dem si è quietata, Dino Giarrusso ha svelato i retroscena di quella mossa che turbò l'area progressista, scatenando risse e recriminazioni. L'avvicinamento dell'ex pentastellato al Pd, annunciato da Stefano Bonaccini durante la sua convention milanese in vista delle primarie, aveva infatti scosso gli animi e provocato alzate di scudi all'interno del partito. Il vicesegretario uscente Peppe Provenzano aveva persino bacchettato il governatore emiliano e quanti avevano permesso all'ex inviato delle Iene di parlare sul palco piddino. "Dovrebbero chiedere scusa, ci hanno fatto perdere credibilità", aveva tuonato.

Il retroscena di Giarrusso sul Pd

In quel momento, e a giudicare da quelle reazioni, sembrava quasi che l'annunciato ingresso del Pd di Giarrusso fosse una cosa estemporanea, decisa all'ultimo senza che nessuno (o quasi) lo sapesse. A distanza di settimane, però, l'europarlamentare ha fornito una diversa ricostruzione dei fatti, spiegando che "alcuni dirigenti" avessero dato l'ok al suo arrivo. Poi - ha raccontato l'ex pentastellato su Radio1 - "essendoci state delle reazioni di alcuni e visto che la sensibilità di qualcuno è stata toccata, d'accordo con i candidati alla segreteria ho detto 'aspettiamo un attimo, facciamo fare le primarie e poi ne riparliamo'...". Così, dopo le scintille di quei giorni, il caso era stato momentaneamente accantonato.

L'accordo con Bonaccini e i sostenitori della Schlein

A Un giorno da pecora, Giarrusso ha poi rivelato come fosse nato suo avvicinamento ai dem. "Da tempo c'erano dei contatti essendo io sempre stato di sinistra. Avevo parlato con tantissimi colleghi europarlamentari e anche con Bonaccini, che sapeva ed era d'accordo ad annunciare lì questa cosa", ha raccontato l'ex inviato delle Iene. Poi l'ovvia considerazione: "È chiaro che neanche uno psicopatico va ad annunciare una cosa se non è d'accordo con chi quella cosa ha organizzato". L'accordo - ha proseguito Giarrusso - era "con Bonaccini e anche altri che appartengono alla mozione Schlein", i quali "hanno detto: 'Dino, facciamo una cosa aspetta che si facciano le primarie perché diventa una polemica un pò sterile'...". Stando a quanto ricostruito dall'esponente politico, dunque, nel Pd non erano poi così poche le persone informate del suo ingresso nel partito.

Giarrusso replica a Gassmann

Certo, le critiche non mancarono nemmeno dai simpatizzanti di sinistra. Tra i commenti più severi, quello dell'attore Alessandro Gassman, il quale sui social parlò di "un partito che continua ad essere 'riempito' di individui non sono richiesti". Ora è arrivata la replica di Giarrusso. "Si riferiva a me? Può darsi. Di certo se io devo parlare di recitazione non do una lezione a Gassman. E quando lui prenderà 120mila voti io sarò attentissimo alle sue lezioni di politica", ha detto l'europarlamentare su Radio1, spiegando di aver anche ricevuto messaggi di sostegno.

Giarrusso nel Pd "prima dell'estate"

E ora l'ex grillino vuole fare sul serio.

Agli speaker radiofonici che gli chiedevano se si iscriverà al Pd entro l'estate, Dino ha risposto: "Io spero anche prima, quando si risolveranno queste questioni. A maggio ci sono le elezioni a Catania sarebbe bene aver un sindaco di centrosinistra e cambiare. Mi auguro che le forze progressiste si uniscano, io lavorerò per questo al di là della tessera".

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