L'agghiacciante minaccia dei Pro-Pal, addio quote rosa e Scholz: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il piano migranti in Albania, le parole di Meloni sul Ghetto e il mercato dell'auto

L'agghiacciante minaccia dei Pro-Pal, addio quote rosa e Scholz: quindi, oggi...

- Von der Leyen afferma di guardare con attenzione al “modello Albania”, ma il suo portavoce sostiene che sarebbe “illegale”. A chi dobbiamo credere?

- Repubblica dedica un articolo al presunto “fallimento” della gestione di Giuli al Maaxi. Meglio: il suo fallimento e quello del suo nuovo braccio destro, Francesco Spano, che fino a ieri però stava col Pd. Vero? Falso? Ma chi se ne frega. È però un avvertimento per il ministro: puoi essere presentabile quanto vuoi, piacere più di Sangiuliano, ma se hai accettato di governare con Meloni, gramsciano o meno, cercheranno di farti le scarpe. Inutile sperare in un diverso trattamento.

- È arrivato il momento di mettere alcuni puntini sulle “i” sull’operazione migranti in Albania. Oggi Michele Serra su Repubblica cucina un tale minestrone di luoghi comuni da far venire il sangue al cervello. Allora. Secondo i critici portare gli immigrati nei due centri albanesi sarebbe un “evidente, oggettivo non senso: economico, logistico, politico e perfino marinaro”. Ovviamente Serra non si prende la briga di spiegarci “perché” sarebbe un non senso. Lo afferma, senza dettagliarlo. Primo: trattandosi di un progetto pilota, come spiegato anche da Ursula von der Leyen, il modo migliore per capire se può funzionare è attendere almeno che entri a regime invece di criticarlo a priori. Da un punto di vista economico, e l’abbiamo spiegato bene in un video che potete trovare su questa pagina, non c’è nessuno sperpero: i 134 milioni di euro all’anno che l’Italia spenderà in Albania sono solo una goccia nel mare rispetto agli 1,8 miliardi di euro che ogni anno comunque spendiamo per l’accoglienza. Ai migranti dobbiamo garantire vitto, alloggio e tutto il resto sia in Italia che all’estero. E poi scusate: sarà anche lungo il viaggio verso Shengjin, ma non è che i richiedenti asilo una volta sbarcati a Lampedusa restano lì all’infinito. Sempre noi, a spese nostre, li trasferiamo in un porto italiano nella penisola e quindi li distribuiamo nei centri di accoglienza di mezza italia. Da un punto di vista logistico e politico, il discorso cambia. L’obiettivo dei centri albanesi non è solo pratico (accelerare i rimpatri di chi non ha diritto all’asilo), ma soprattutto di fare da deterrente. Michele Serra forse non sa che uno dei motivi per cui il traffico di esseri umani è così florido è proprio la capacità di raggiungere il risultato. Tradotto: se altri migranti in passato sono riusciti ad arrivare in Europa mettendosi nelle mani di questi criminali, perché non provarci anche io? Da qui le varie strategie messe in campo dall’attuale governo e pure da quelli del Pd, vedi Minniti: patti con la Tunisia, accordi con l’Egitto, sostegno alle Guardie Costiere e via dicendo. L’hotspot albanese rientra in questo calderone: le inchieste giornalistiche insegnano che le notizie viaggiano, anche in Africa, e i migranti presto sapranno che in Italia rischiano di non approdarci mai.

- Funzionerà? Non funzionerà? Vedremo. Oggi quattro dei 16 migranti trasferiti stanno già facendo ritorno, due perché si sono dichiarati minorenni. Chi governa sa che per trovare una soluzione ad un problema epocale servono soluzioni innovative, che però vanno testate sul campo. In fondo le politiche migratorie dal 2011 ad oggi, con governi in larga parte di sinistra, ci sono costate decine di miliardi di euro senza alcun risultato tangibile. Tentare qualcosa di diverso non nuoce. Ma lasciare tutto così com’è, e questo è una certezza, caro Serra, sarebbe veramente da idioti.

-La piscina dedicata solo alle musulmane è un’idiozia a cui solo gli eccessi dell’accoglienza potevano portare. Da domani, allora, vorrei un’ora riservata ai maschi, una alle donne, una ai trans, una ai non binari. E perché non pensare a qualcosa di specifico anche per i meridionali? O per i neri e i gialli? Se poi pagano denaro sonante per avere a disposizione tutta la piscina, è un altro discorso: facessero un bel corso privato per sole donne islamiche, pagando l’intera struttura, e tutto sarebbe legittimo.

- Una settimana fa Albert Gudmundsson è stato assolto in primo grado dal tribunale distrettuale di Reykjavík dall’accusa di violenza sessuale su una donna. Assolto. Secondo voi avremmo dovuto rovinargli la carriera impedendogli di giocare mentre la giustizia faceva il suo corso? No. Ha sbagliato la nazionale a sospenderlo? Sì.

- Dopo l’infosfera, Giuli ci ricasca con la centralità del pensiero solare. Fanno a gara con Elly e “i cicli positivi della circolarità”?

- Sappiate che mentre da noi non mancano mai le liste di proscrizione dei “puitiniani”, Olaf Scholz, uno che sarebbe di sinistra come la Schlein ma non si fa problemi a spedire armi a Israele, si è detto pronto a parlare con Putin per raggiungere la pace. Il che non è strano, ma banalmente pragmatico.

- Date un premio a Friedrich Merz, candidato della Cdu/Csu a diventare il prossimo Cancelliere della Germania. Oggi ha detto che, qualora vincesse le elezioni, se ne infischierà delle misure adottate dall’attuale governo per garantire la parità di genere negli incarichi ministeriali. "Le cose sono andate male nell'ultimo governo federale con la ministra della Difesa”, ha spiegato. Il rischio di dover inserire questo o quel genere “a forza” è quello di ritrovarsi non con il profilo migliore per quel ruolo, ma con il soggetto con le caratteristiche utili a rispettare la parità sessuale. E quando si parla di guidare un Paese, non ha alcun senso.

- I leader del centro sinistra, da Elly a Giuseppi, passando per Bonelli e Fratoianni, saranno tutti in piazza con i metalmeccanici in difesa dei diritti dei lavoratori del settore automotive. Robe da pazzi. Qualcuno di quelli in piazza chieda a Schlein, Bonelli e Fratoianni se sono disposti a rallentare la folle corsa verso l’auto elettrica per garantire i loro posti di lavoro. E poi vediamo cosa rispondono.

- Avviso ai vari Saviano e Scurati: Meloni ha detto che il rastrellamento del ghetto di Roma è stato operato dai nazisti con l’aiuto dei fascisti. Vi basta, oppure le chiederete ancora un’altra prova di adesione ai principi democratici?

- Avviso ai naviganti in vista del corteo a Napoli per il G7 della Difesa. I Pro-Pal (e tutto il resto) si stanno organizzando per fare un corteo e la Questura, come ovvio che sia, ha spiegato agli organizzatori che non dovranno e non potranno arrivare al Palazzo Reale. E loro? Minacciano un gran caos. “Se pensate che queste prescrizioni fermino il dissenso, la giusta rabbia per quello che accade in questo paese avete sbagliato strada”, dicono. “Proveremo ad arrivare a Palazzo Reale e crediamo che i comitati, le associazioni, i centri sociali, le realtà di base dei sindacati abbiano diritto di denunciare lo stato di guerra in cui ci muoviamo". Tradotto, ci par di capire: se necessario, cercheranno di sfondare il cordone della polizia.

Alla domanda dei cronisti se si tratterà di una manifestazione pacifica, visto che già promettono di arrivare lì dove non sarà loro permesso, la risposta è agghiacciante: "Puntiamo a una manifestazione in cui si afferma con determinazione che Napoli è contro la guerra e che un terzo conflitto mondiale allargato e generato va scongiurato con ogni mezzo necessario”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica