Beppe Grillo, si sa, è tra i più strenui sostenitori delle battaglie dei No Tav. Quindi è facile pronosticare che, alle elezioni, nella Val Susa prenderà tanti voti. Alberto Perino, uno dei leader del movimento che si batte contro l'alta velocità, intervistato dall'Huffington Post dice che "Grillo prenderà percentuali bulgare in Val di Susa. Non ho dubbi". E annuncia che darà "l'appoggio al Movimento 5 Stelle ma a titolo personale. Il movimento Notav non dà deleghe in bianco. A nessuno. Ma questa volta sentiamo che è diverso dal passato. Non ci fregheranno di nuovo. Con Grillo siamo veri compagni di viaggio". Dunque bisogna registrare un asse di ferro tra l'M5S e i No Tav, anche se da parte sua non c'è un appoggio ufficiale. In altre parole Perino non andrà nelle valli a chiedere voti per Grillo. Ma questo è solo un dettaglio. E lui stesso spiega l'alleanza: "In questo momento attraverso i M5s presentiamo candidati notav che hanno ottime possibilità di venire eletti come il capolista in Piemonte1, Marco Scibona... porteremo una pattuglia di persone fidate che scardineranno il parlamento".
Perino elogia in modo esplicito Beppe Grillo: "Si è sporcato le mani. Mica è venuto qui a fare le promesse e basta, E' stato anche denunciato insieme a noi. Sul suo blog riesce a darci voce. E sui giornali dice le stesse cose che diciamo noi".E quando gli fanno notare che, in passato, i NoTav hanno appoggiato altri partiti, lui subito mette le mani avanti: "Sentiamo che è diverso dal passato. Non ci fregheranno di nuovo. Con Grillo siamo veri compagni di viaggio".
Quindi, a ben vedere, c'è qualcosa di più di un'alleanza. C'è una vera e propria unità d'intenti. Un idem sentire che lega fortemente il mondo della protesta contro l'alta velocità al comico genovese. Perino mette la mano sul fuoco sui candidati di Grillo: "Sono notav da sempre. Se domani qualcuno mi fa uno scherzo, lo vado a prendere personalmente a calci. Se mi freghi una volta, non mi freghi più".
Con estrema chiarezza Perino spiega dove vogliono andare i No Tav, attraverso i loro uomini in parlamento: "Fino al 2008 avevamo qualche parlamentare vicino a noi, e riuscivamo a farci sentire in Italia e in Europa. Dal 2008 in Parlamento, nelle istituzioni, solo protav. E questo ci ha creato più di un problema. Con la magistratura, per esempio, non avendo appoggio politico, le abbiamo solo prese". Dunque l'obiettivo (vero) è presto detto: entrare alla Camera e al Senato e, in virtù della presenza nelle istituzioni, continuare a fare casino, nelle valli, infischiandosene della legge. Ci riusciranno? Staremo a vedere. Una cosa è certa.
A prescindere da quanti voti prenderà Grillo, e da chi andrà al governo, se in un paese democratico si decide di costruire un'opera pubblica, questa deve essere realizzata. Altrimenti non siamo più in democrazia ma trionfa l'anarchia, che governa con la violenza.
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