Lo avevamo lasciato intento a spiegare alle telecamere di Ballarò che "in America hanno già iniziato a mettere i microchip all'interno del corpo umano, per registrare, per mettere i soldi, e quindi è un controllo di tutta la popolazione, quelle persone che se lo fanno iniettare non sanno a cosa vanno incontro".
Lo ritroviamo alla Camera dei Deputati a rituffarsi nel complottismo. Nel giorno del dodicesimo anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle, Paolo Bernini, parlamentare del Movimento 5 Stelle, decide di prendere la parola e di far sapere all'Aula che "la verità ufficiale è palesemente falsa, è stata smentita da tutti i punti di vista", che "è stato un inside job, un lavoro interno", che "la verità non la sapremo mai, ma è sicuramente molto diversa da quella che i media mainstream ci raccontano”. Il tutto contenuto in un intervento che rappresenta una vera e propria condanna degli Usa.
Dieci anni di karate, un passato da vegetariano, un presente da vegano "perché il nostro stile di vita ha un impatto veramente devastante sulla terra, soprattutto nei paesi sottosviluppati" e "perché secondo uno studio l'acqua utilizzata per creare cinque chili di carne equivale al consumo media di una famiglia media, cioè 300mila litri d'acqua", Bernini, 26 anni, nato a Cento (Fe), laureato in Tecnologia della comunicazione, si è iscritto al
Movimento 5 Stelle per cambiare il Paese piuttosto che cambiare paese. E probabilmente anche per cambiare le verità ufficiali con le sue. Come quella dei microchip sotto la pelle umana.
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