La Le Pen fa paura a Grillo

Il comico chiude al Front National: "Nessuna alleanza alle europee". Le Pen: "Mi odia, ma i programmi sono simili"

La Le Pen fa paura a Grillo

Inutilmente anti euro. Anche a Bruxelles Beppe Grillo e la compagine pentastellata finirà per commettere lo stesso, spocchioso e grossolano, errore dell'anno scorso quando vanificò il voto di quasi 9 milioni di italiani rifiutandosi di sporcarsi le mani facendo una scelta di campo. "Nessuna alleanza con Marine Le Pen", annunciano tronfi il comico genovese e il guru Gianroberto Casaleggio all'indomani della "marea blu" del Front National che ha travolto la Francia alle Comunali. Una chiusura netta e programmatica che si pone in antitesi rispetto alla scelta fatta da altri leader europei come l'inglese Nigel Farage, l'olandese Geert Wilders o il leghista Matteo Salvini. "Francamente non capisco l’odio di Grillo nei miei confronti - ha commentato la Le Pen all'Ansa - in realtà, i nostri partiti sono d’accordo su molti temi, a partire dalla lotta contro l’euro".

"La Francia è solo l'inizio". L'orizzonte della Le Pen è l'Europa. Per questo chiama a raccolta tutte le forze euroscettiche del Vecchio Continente: "Alleiamoci in difesa degli Stati nazione, del ritorno della democrazia, della sovranità dei popoli e delle identità nazionali". Ma il primo a scappare è proprio Grillo che dell'euroscetticismo ha fatto la bandiera del M5S. A Bruxelles, come a Roma. Niente alleanze, niente compromessi. Morale? Nessun risultato. Le battaglie, i programmi e le promesse resteranno inchiostro nero su carta straccia. Non troveranno sbocco all'europarlamento, come non hanno trovato terreno in cui attecchire alle Camere. L'hanno scorso, all'indomani della magra vittoria del Pd, Grillo sbattè la porta in faccia a Pier Luigi Bersani e si mise in un angolo. Preferì fare di testa propria, preferì andar da solo. E andò a sbattere la zucca contro il muro. In un anno di non governo, stordito dal calo dei consensi e l'incapacità di incidere in parlamento, il Movimento 5 Stelle ha visto le proprie schiere depauperarsi di generali e soldati semplici tra espulsioni, epurazioni e defezioni. Un triste epilogo per un partito che aveva promesso agli italiani di aprire il parlamento come una scatola di sardine.

A fatica Grillo sta girando il Paese per riacciuffare i voti degli scontenti. Va detto che ce la sta facendo. Gli ultimi sondaggi danno i Cinque Stelle intorno al 25%. Se così fosse, sarebbe il secondo partito per consensi. Il comico genovese sta facendo leva sul sentimento anti europeo che aleggia in tutta Italia. Trova terreno fertile nel tuonare contro gli euroburocrati, contro le politiche di austerità della cancelliera Angela Merkel e contro il cappio della moneta unica. Non c'è che dire. Le proposte sono chiare: rinegoziare il fiscal compact, rivedere il Fondo salva Stati e i trattati "scomodi", indire il referendum sull’euro per uscire dalla moneta unica. Proposte che resteranno urla al vento. Non si tradurranno in niente. Perché, ancora una volta, Grillo ha deciso che all'Europarlamento non si alleerà con nessuno. "Il M5S non è né di destra né di sinistra - ha spiegato - allearsi con il Front National in vista delle europee vorrebbe dire spostare l’asse del Movimento a droite". Insomma, la linea non cambia nonostante l’ascesa della Le Pen alle comunali francesi. Eppure, stando a quanto riferiscono all’Adnkronos fonti vicine ai vertici del Movimento 5 Stelle, Grillo gongola per le notizie che arrivano da Oltralpe e che premiano l’ondata anti-euro e populista contro i vincoli stringenti e l’austerità della Ue. Oggi come non mai, però, il voto ai Cinque Stelle si rivela inutile: inefficace perché, svincolato da qualsiasi alleanza, non potrà mai incidere.

"Al contrario del Front National - fa notare la Le Pen - Grillo si limita a contestare senza

assumersi le proprie responsabilità". E l'ex comico ha pronta la risposta: "Nessuno odia Marine Le Pen. Ha però un'appartenenza politica diversa dal M5S e per questo non sono possibili accordi. Rien d'autre. Adieu".

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