Cartellino rosso per Marino Mastrangeli. Espulso. Così ha deciso l’assemblea dei parlamentari del Movimento 5 stelle. 62 sì, 25 no e 3 astenuti. Adesso, a decidere in maniera definitiva della sorte del grillino inquisito sarà la rete, cioè gli iscritti al Movimento.
La sentenza è arrivata al termina di una assemblea infuocata e trasmessa in diretta streaming (solo che nel momento di massima tensione, quando ancora non si era arrivati al voto, si è interrotta). La colpa di Mastrangeli è quella di essere andato ospite al programma di Barbara D’Urso. A poco è servita la sua accorata difesa basata sull'assunto che tutti i parlamentari grillini devono poter andare in televisione a titolo personale perché "c’è l’articolo 21 della Costituzione".
"Io mi vergogno a stare qui quando ci sono cose più importanti", ha gridato una deputata al microfono nell’aula dei gruppi. E lo stesso Mastrangeli poco prima aveva sottolineato: "Con tutti i problemi che ci sono, il primo punto all’ordine del giorno è l’espulsione del sottoscritto dal M5S. Non sono qui per difendere la mia reputazione perché io sono come Bruce Lee, ne atterro 50 alla volta. Io sono qui per fare proposte".
Tra gli accusatori del senatore, oltre a Crimi, la capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi, che ha detto: "Dalla rete centinaia di cittadini chiedono le tue dimissioni". All’attacco di Mastrangeli anche Di Battista, deputato grillino: "Noi non abbiamo orari, dormiamo 4 ore a notte. Anche tu dormi poco ma forse per cancellare i commenti negativi sulla tua pagina facebook. Secondo me non sei da Movimento perché quando si tratta di dare tutto tu non dai niente. Quando dovevamo placare la folla, eri solo in giro per tv, non ti sei comportato come ci si comporta in Parlamento".
Lui ha provato a controbattere: "Mi diffamate, io lavoro dalla mattina alla sera, non ho neanche il tempo di dormire". Con lui si sono schierati alcuni colleghi, come Stefano Vignaroli: "Non possiamo permetterci di affrontare questa votazione e parlare per giorni di questa cosa. Spero che l’entusiasmo dei talk show verso Mastrangeli vada scemando, si esaurisca e spero che lui inizi a fare il parlamentare".
"Marino Mastrangeli è scontroso anche nei confronti di chi lo sta aiutando. Ma da Marino possiamo imparare, non bisogna mandarlo alla gogna mediatica. Il gruppo dovrebbe abbracciarlo e gestirlo in un’altra maniera", ha affermato il deputato 5 Stelle Adriano Zaccagnini. Niente, alla fine la mozione è passata.
Ora la parola spetta alla rete.L’assemblea dei parlamentari ha invece respinto all’unanimità la richiesta di dimissioni per Vito Crimi avanzata dallo stesso senatore Marino Mastrangeli per la partecipazione a Porta a Porta.
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