"Mai annunciato sanzioni alla preside". Valditara spegne la montatura di sinistra

Il ministro dell'Istruzione torna sul caso della preside di Firenze e smentisce le accuse da sinistra: "Ho annunziato sanzioni? No". Ma le opposizioni non si accontentano, l'attacco al governo continua

"Mai annunciato sanzioni alla preside". Valditara spegne la montatura di sinistra

"Non ritengo sia necessario intervenire". Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, era stato piuttosto chiaro. Pur esprimendo il proprio disappunto per i contenuti della lettera sul fascismo scritta dalla preside di un liceo fiorentino, l'esponente di governo aveva escluso qualsiasi provvedimento in riferimento all'accaduto. Ma la mistificazione di quelle sue parole è partita a tempo record e da sinistra sono riusciti persino a inventarsi che il giurista milanese avesse minacciato sanzioni alla dirigente scolastica. Così, nelle ultime 24 ore, il ministro era stato bersagliato da critiche e da richieste di dimissioni provenienti dalle opposizioni. Il tutto con un intuibile obiettivo politico di fondo: quello di indebolire l'esecutivo.

Valditara zittisce le critiche: "Ho annunciato sanzioni? No"

Alla fine, a rispondere agli attacchi ricevuti è stato lo stesso Valditara, che in poche righe ha ribadito quel che in realtà era chiaro sin da subito (bastava ascoltare con attenzione il suo intervento a Mattino Cinque di ieri). "Sono state dette tante cose, queste le mie parole. Ho annunziato sanzioni? No", ha scritto il ministro su Twitter, ripostando proprio l'intervista televisiva nella quale aveva parlato della discussa missiva scritta dalla preside. In quell'intervento su Canale5, infatti, l'esponente di governo aveva risposto a una precisa domanda del conduttore sull'eventuale necessità di provvedimenti, escludendo tale ipotesi.

"Non ritengo sia necessario intervenire"

"Secono lei è necessario intervenire?", aveva chiesto il giornalista Francesco Vecchi. "Queste iniziative sono strumentali, esprimono una politicizzazione che auspico non abbia più un suo ruolo nelle scuole italiane", aveva risposto Valditara, premettendo di non voler "creare martiri" né ingigantire la polemica. E ancora, il ministro aveva lanciato un avvertimento, ma solo su eventuali iniziative che avessero travalicato il normale dibattito. "Se dovesse esserci un comportamento che va al di là dei confini istituzionali, allora vedermo se sarà necessario prendere delle misure. Attualmente non ritengo sia necessario intervenire", aveva chiarito.

Sinistra all'attacco del governo

Eppure da sinistra era partito il carosello degli attacchi. Peraltro, nemmeno la smentita odierna del ministo è riuscita a placare il furore politico degli avversari.

"Che fa ministro, rivendica il suo buonismo per non aver preso sanzioni contro la preside Savino? Perché in effetti lei non le ha annunciate, le ha minacciate", ha sostenuto Marco Grimaldi, vicepresidente del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, andando poi contro l'esecutivo: "Un governo che si scandalizza per i calci ai fiori di Blanco a Sanremo e tace sui calci in pancia agli studenti da parte di giovani vicini a Fratelli d'Italia è un governo di ipocriti con la coda di paglia. Lei è indifendibile, ministro Valditara, appena parla peggiora la sua situazione, umiliando la nostra Costituzione".

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