In un mondo senza donne lui diventerebbe una lei

Il 16 per cento degli uomini pensa che senza donne i maschi finirebbero per diventare simili a come sono le donne oggi cioè capaci di essere femminili pur inglobando i vecchi punti di forza maschili. Ecco il dato più singolare tra quelli raccolti nel corso dell'indagine annuale che AstraRicerche svolge per Camomilla Milano. L'azienda che da quasi trent'anni produce accessori moda nel 2009 ha deciso di promuovere ricerche sociologiche su temi di grande attualità per donne, cultura e mercato. Affidato a Enrico Finzi - sociologo di vaglia e presidente di AstraRicerche - l'Osservatorio Camomilla Milano ha prodotto nel corso del tempo studi dai titoli accattivanti come «Donne sull'orlo di una crisi di… moda» oppure «To buy or not to buy» i cui risultati sono consultabili sul sito www.camomilla.it. «Quest'anno - spiega Finzi - abbiamo pensato d'indagare su 4 diverse tematiche tra cui quella che ci ha permesso di capire cosa pensano i nostri connazionali di un mondo senza donne». Ponendo questa provocatoria domanda a un campione di 1219 italiani d'ambo i sessi tra i 18 e i 54 anni d'età che corrispondono a un universo di 30.6 milioni d'individui, i ricercatori hanno ottenuto risposte d'ogni tipo. L'8% degli intervistati tra cui l'11% dei maschi e il 4% delle femmine si dice favorevole all'ipotesi per svariate ragioni: dalla scomparsa della guerra dei sessi alla maggior razionalità ed efficienza del mondo defemminilizzato. «Le donne non sono indispensabili perchè creano tensione» sostiene insomma il 14% degli uomini, mentre il 50% delle donne dichiara, dando prova di grande autolesionismo, «Che bello, finalmente capirebbero che l'io esiste solo attraverso il noi». Per fortuna la stragrande maggioranza (l'81% del campione) si dice contrarissimo alla cosiddetta defemminilizzazione perchè pensa che i maschi sarebbero incompleti. In molti (51% del totale) ritengono che valga la pena sopportare le rotture di scatole del confronto con l'altra metà del cielo perchè sono il sale della vita senza cui bisognerebbe vivere in un mondo molto triste. Non mancano poi i pragmatici tra cui un 33% d'individui che pensa si possa fare ma a caro prezzo, registrando cioè un tracollo di performance nelle attività legate al piacere. Tra queste viene indicata la cucina ma anche il render disponibili gli abiti in quanto della creazione dei medesimi si possono occupare i signori uomini o sedicenti tali. Si celebra così l'egemonia del «care», ovvero il prendersi cura di cose e persone che è una caratteristica tipica delle donne. Finzi che ha appena pubblicato un gustoso volume intitolato Felici malgrado pensa che nel cosiddetto «caressing» si nasconda la microfelicità quotidiana. «Per questo - dice - il 16% degli intervistati ritiene che in assenza di donne gli uomini diventerebbero a loro volta donne e non si limiterebbero a femminilizzarsi collocandosi in una specie di condizione unisex».

Siamo alle solite, quindi, per rendersi indispensabili al cosiddetto sesso forte servono poche cose, sempre quelle: la capacità di cucinare, tenere in ordine la casa, crescere i figli e guadagnare abbastanza per pagare qualcuno che faccia tutto questo al posto nostro mentre noi tentiamo di far carriera.