Onda di violenze da Roma a Torino Poliziotto aggredito a bastonate

Onda di violenze da Roma a Torino Poliziotto aggredito a bastonate

RomaScontri, sanpietrini e bombe carta contro le forze dell'ordine e le solite manganellate. Ieri studenti, anarchici, rappresentanti di Cgil, Cub e Cobas sono scesi in campo in molte città italiane per protestare a fianco dei colleghi europei contro le misure di austerity decise dai governi. Ma i cortei italiani hanno mostrato ancora una volta, come accaduto già un mese fa, il loro lato violento dando vita a una squallida guerriglia urbana nelle piazze di Roma, Torino, Padova e Milano.
La capitale è stata teatro di tre manifestazioni: quella della Cgil in centro storico per la Giornata della «confederazione europea dei sindacati», quella promossa dai Cobas contro la crisi, partita da piazza della Repubblica e giunta in piazza Santi Apostoli e quella degli studenti medi e universitari voluta da Unicobas Scuola, che ha toccato diversi punti della città. A Roma le tensioni sono iniziate quando un gruppo di militanti di Blocco Studentesco ha tentato di forzare il cordone di sicurezza per arrivare a Palazzo Chigi. Gli agenti, che in serata hanno ricevuto la solidarietà del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri («Ferma condanna per i gravi episodi di violenza»), hanno fronteggiato il lancio di sassi con una carica di alleggerimento. A Lungotevere, invece, polizia e carabinieri sono dovuti intervenire con jeep blindate e lacrimogeni per disperdere i giovani che li bersagliavano con bombe carta, pietre e bottiglie. Alla fine 16 rappresentanti delle forze dell'ordine sono rimasti feriti, otto persone, tra le quali una donna e un minorenne, sono state identificate e un operaio di 39 anni è stato arrestato dai carabinieri per gli scontri a Lungotevere dei Tebaldi. Manette anche per due studenti, 21 e 22 anni, iscritti a Scienze Politiche, mentre gli uomini della Digos stanno passando al setaccio la posizione di altri 126 manifestanti bloccati a ponte Sublicio, dove sono stati sequestrati caschi e scudi.
I militari, invece, durante un controllo hanno trovato nel ghetto ebraico uno zaino, che era stato nascosto in una fioriera e conteneva tre picconi, due martelli da carpentiere, una maschera anti-gas, 7 torce, 4 artifici pirotecnici con miccia e due con accensione a sfregamento. Oggetti pericolosi, che hanno spinto il presidente della comunità ebraica a chiedere di vietare in futuro cortei davanti alla sinagoga, anche perché ieri mille bambini della scuola ebraica sono rimasti «prigionieri» nell'edificio, non potendo uscire perché fuori c'erano gli scontri e i genitori non potevano raggiungerli in alcun modo. A Torino, invece, tre poliziotti sono rimasti feriti. Il più grave è stato accerchiato davanti alla sede della Provincia da una ventina di giovani armati di bastoni e mazze da baseball, che lo hanno colpito al volto e al braccio e poi hanno occupato il palazzo dell'ente. A Milano, invece, sono state danneggiate vetrine e banche, soprattutto quelle di via Broletto. Ai tafferugli hanno partecipato anche studenti, anarchici e Centri sociali e in corso Magenta si sono verificati gli scontri più duri tra il corteo degli studenti che ha tentato di sfondare il cordone di agenti ma è stato respinto: il bilancio è stato di 5 agenti feriti. A Napoli in trecento hanno occupato i binari della Stazione Centrale mentre a Padova una persona è stata denunciata e trenta appartenenti all'area «no global» sono stati deferiti alla magistratura. Tra questi i responsabili del ferimento di tre poliziotti, uno dei quali ha riportato lesioni a una gamba per lo scoppio di una bomba-carta. Tensione anche a Brescia quando tre attivisti della sinistra antagonista sono stati fermati per aver bruciato copertoni nella zona nord.
Ma la protesta contro l'austerity si è rivolta, sin da subito e ovunque, contro le vetrine di molte banche, mandate in frantumi o imbrattate di vernice spray mentre il lancio di uova ha colpito le sedi dell'Agenzia delle Entrate. A Bologna è stata «invasa» la sede Cisl di via Milazzo e non si è salvata nemmeno Genova, dove i lavoratori del Collettivo Autonomo Portuali hanno bloccato il varco dell'ingresso traghetti del porto.

In serata il sottosegretario alla Difesa, Gianluigi Magri, ha ringraziato le forze dell'ordine per l'impegno dimostrato e la Cgil, che aveva indotto allo sciopero generale di 4 ore, ha condannato «tutti gli episodi di violenza che si sono registrati».

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