Più forti del gelo, il miracolo dei fratellini

RomaCapodanno da incubo per due fratellini romani. Per ventiquattr'ore sono rimasti da soli, dispersi a 1500 metri d'altezza sul Monte Livata, stazione sciistica del comune di Subiaco, in provincia di Roma. Hanno resistito alla paura e al gelo e alla fine ce l'hanno fatta a tornare tra le braccia dei genitori, con qualche graffio, una leggera ipotermia, ma salvi.
La vicenda, che ha tenuto con il fiato sospeso non solo i familiari di Nicole e Manuel, 4 e 5 anni, ma l'intera comunità montana, è iniziata martedì pomeriggio quando il padre dei bambini, Emanuele Tornaboni, proprietario del noto circolo sportivo romano Due Ponti, sulla Cassia, meta di vip e soubrette, tornando dopo aver passato il pomeriggio sulle piste da sci ha saputo dalla domestica filippina che la moglie, Alexia Canestrari, 36 anni, era uscita alle 11 per fare una passeggiata con i figli, senza far ritorno a casa. Immediatamente ha lanciato l'allarme ai carabinieri. I militari insieme agli uomini del soccorso alpino, ai vigili del fuoco e ai volontari della Regione, della Provincia e della protezione civile hanno iniziato a passare al setaccio, metro dopo metro, tutta la zona tra Campo dell'Osso e Monna dell'Orso mentre da Firenze venivano fatti arrivare cani specializzati in questo tipo di ricerche.
Poco dopo le 2.30 di notte la donna, che è madre della bambina mentre il maschietto più grande è figlio dell'imprenditore e dell'ex moglie, veniva finalmente ritrovata in stato confusionale. Ma dei bimbi nessuna traccia. Ai soccorritori ha raccontato di essersi persa insieme ai piccoli, durante una passeggiata nel bosco. «Forse Alexia si è spinta troppo in là, perdendo l'orientamento - ha ipotizzato Emanuele Tornaboni - ed è andata in tilt. Era la prima volta che veniva sul Monte Livata. Però poi è stata brava a mettere i bambini al riparo per cercare aiuto». I medici l'hanno ricoverata all'ospedale di Subiaco per un principio di congelamento. «Mia moglie non ha detto nulla sulla dinamica - ha dichiarato Tornaboni, raggiunto poi dalla madre del figlio più grande -. Alexia l'ho vista poche ore fa, è tornata in sè, è fuori pericolo, nonostante un principio di congelamento, ma è sotto choc».
«Sembrerebbe che la donna abbia lasciato Manuel e Nicole sopra una cresta di roccia, per andare a chiamare i soccorsi, e che i fratellini poi siano scivolati sotto», racconta Giuseppe Pelliccia, 67 anni, volontario del Centro radio-soccorso sublacense della Protezione civile.
Alle 11 il miracolo. La squadra interforze ha ritrovato i piccoli. «Erano in un dirupo a 12 chilometri dal punto in cui avevano iniziato la passeggiata nei boschi e da dove abbiamo poi ritrovato la mamma», ha spiegato Alessio Falzone, capitano dei carabinieri di Subiaco. «Li abbiamo trovati molto provati, parlavano poco - hanno spiegato dalla Regione -. Gli abbiamo dato da mangiare due arance, li abbiamo fatti bere, riscaldati, poi gli abbiamo messo delle coperte e li abbiamo affidati al 118».
I piccoli sono stati trasportati in elicottero a Roma dove sono stati ricoverati al Gemelli. «Ora ridono, scherzano, raccontano - dice il papà - Nicole ha dormito su un albero e lui su una roccia, poi sono fatti forza e si sono mossi, finendo però nel dirupo. Lei si è fatta male alla spalla, lui alla manina, ma sono stati eroici, sopravvivendo una notte a 1.500 metri con meno 5 di temperatura. È stato un Capodanno tremendo, da morire, per fortuna è finita bene. In alcuni momenti ci si rende conto che questa Italia funziona».


La procura di Tivoli sta ora valutando se ipotizzare per la donna l'abbandono di minore, che non ha però motivo di sussistere qualora venga accertato che, come lei stessa dice, si è persa ed è poi tornata indietro per cercare soccorso.

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