"A pieno regime tra qualche settimana". Procedono i lavori per i centri migranti in Albania

Pronto da maggio il centro di Shengjin, quello di Gjader ha avuto qualche problema a causa del terreno, e ora del caldo: "Centro funzionale al flusso regolare"

"A pieno regime tra qualche settimana". Procedono i lavori per i centri migranti in Albania
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Procedono a ritmo sostenuto i lavori nei centri di Shengjin e Gjader, in Albania, per accogliere i migranti. Le due strutture sono parte dell'accordo Italia-Albania per la gestione dei flussi migratori e, ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, intervenendo all’incontro "Uno sguardo sul mondo. Il sistema Italia, il Mediterraneo, l'Africa: il Piano Mattei", saranno a "pieno regime nel giro di qualche settimana".

Il sottosegretario ha sottolineato che la struttura di Shengjin “è già pronto da fine maggio”. È diversa la situazione del centro di Gjader perché, sottolinea Mantovano, "immaginavamo di averlo già pronto per fine maggio, questa era la nostra scadenza, ma ci sono stati dei problemi al momento degli scavi perché il terreno si è rivelato paludoso e questo ha costretto il Genio militare ad una complessa opera di messa in sicurezza che è stata completamente realizzata". Inoltre, a complicare il tutto, c'è il caldo. Le condizioni climatiche non sono ideali per effettuare lavori di quella portata all'aria aperta nelle ore centrali del giorno, durante le temperature a Gjader si avvicinano ai 40 gradi.

"Nell'interesse degli operai che stanno realizzando il campo bisogna che in alcune ore della giornata si cessi di lavorare. Diciamo che il piano di lavori è stato sinora sulle 24 ore, c'è una sospensione ovvia adesso da mezzogiorno alle cinque del pomeriggio e questo sta comportando ulteriori rallentamenti", ha proseguito Mantovano. Nono sono state date indicazioni sull'apertura del 1 agosto, quindi tra una settimana, ma Mantovano è apparso particolarmente ottimista sulla riuscita del progetto: "Adesso non non si tratta qui di dare giustificazioni, dico soltanto che questa iniziativa sarà a pieno regime nel giro di qualche settimana".

Il centro di Shengjin, che è già pronto, ha ribadito il sottosegretario, "non sarà un centro fascista, ma funzionale al flusso regolare, all'interno del quale saranno indirizzati quei migranti che provengono da Paesi sicuri, per i quali quindi c'è già l'esclusione del probabile accoglimento dell'istanza di rifugiato".

E Mantovano ha voluto anche ricordare che, nonostante le critiche delle opposizioni, "questa situazione messa in atto dall'Italia è molto considerata dai Paesi europei, in quanto si tratta del primo caso di collaborazione tra uno Stato non ancora europeo e uno Stato fondatore dell'Ue".

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